La nuova variante del Covid-19 presenta una sintomatologia diversa rispetto alle precedenti mutazioni. E può trarre in inganno, ritardando la diagnosi.
Durante la pandemia abbiamo imparato a conoscere i sintomi del Covid-19: febbre, perdita dell’olfatto e del gusto, difficoltà respiratorie. Ma con la variante Delta cambiano anche i campanelli d’allarme, tanto che alcuni istituti di ricerca hanno chiesto di aggiornare le linee guida internazionali. Ecco quali sono i sintomi della nuova mutazione.
I SINTOMI PIÙ COMUNI
A contribuire alla nuova mappa dei sintomi è la Zoe Covid Symptom Study app, un‘iniziativa del Regno Unito dello scorso marzo per rilevare i sintomi più comuni di Covid-19 e la loro evoluzione attraverso un’app gratuita in cui gli utenti possono inserire personalmente i loro dati. Essendo la variante delta la preponderante infezione da Covid in Inghilterra, può rivelarsi uno strumento utile per scoprire i sintomi caratteristici della mutazione.
I cinque sintomi più ricorrenti sono mal di testa, rinorrea, mal di gola, starnuti e tosse persistente. Tutte evenienze che lascerebbero pensare a un comune raffreddore, soprattutto nella stagione estiva in cui si alternano le calde temperature all’aperto con quelle degli ambienti chiusi rinfrescati dall’aria condizionata.
La perdita del gusto e dell’olfatto, invece, è uno dei sintomi meno comuni al contrario di quanto avveniva in precedenza.
PIÙ ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE
Ad oggi sappiamo che la variante Delta sia maggiormente trasmissibile rispetto alle scorse mutazioni e che a fornire protezione dalle complicazioni del virus sia soltanto la doppia dose del vaccino.
L’allentamento delle misure di sicurezza desta parecchie preoccupazioni. Gli esperti della comunità scientifica internazionale consigliano di indossare ugualmente la mascherina e di evitare gli assembramenti.
Qualora si accusassero sintomi para-influenzali o si fosse rimasti in contatto – anche per pochi secondi – con un positivo, è sempre meglio sottoporsi al tampone nei giorni successivi per verificare il proprio stato di salute.