Chi percepisce di più tra magistrati e politici?
I parlamentari, tra Camera, Senato e Consigli regionali sono 2062, i magistrati sono circa 8.900. I parlamentari percepiscono, tolte le spese, circa 10.000 euro netti al mese, per 12 mensilità, e devono pagarsi, in parte, collaboratori, segreterie, comizi, inviti, manifesti, casa a Roma, pubblicazioni, campagna elettorale: in media una ogni cinque anni, ecc.
Se sbagliano o non rispondono alle aspettative dei loro elettori, non vengono riconfermati e tornano a casa, com’è giusto che sia e, se ne hanno uno, tornano a fare il loro lavoro. Se sono liberi professionisti gli viene più complicato, perché, se hanno abbandonato i loro clienti è difficile che li ritrovino.
I magistrati guadagnato tra i 3.500 e i 18.900 euro al mese, cioè una media di 11.200 euro al mese, ma non per 12 bensì per 13 mensilità, fanno carriera in automatico, anche se non lavorano o lavorano poco, hanno tutto pagato perché il supporto è a carico dello Stato, non fanno costose campagne elettorali, ma in compenso scrivono libri e tengono conferenze venendo pagati a parte.
In questo periodo, 1.336 magistrati italiani, secondo la stampa, hanno doppi incarichi, anche di natura politica, e talvolta percepiscono le relative retribuzioni per entrambi. I politici che svolgono lavori alle dipendenze di qualcuno, pubblico o privato che sia, devono necessariamente mettersi in aspettativa a zero stipendio. I liberi professionisti, come già detto, rischiano di mandare all’aria la loro attività.
I magistrati giudicano gli altri però, nella maggior parte dei casi, si giudicano tra loro. I dirigenti, i giornalisti e i manager pubblici, e non parliamo dei privati, sono decine di migliaia, guadagnano dai 70 ai 600 mila euro netti l’anno (Giletti, sempre secondo la stampa, ne percepisce di più) e spesso hanno doppi incarichi entrambi ben retribuiti e pensionabili.
Ma perché si parla solo dei politici che sono di meno, che ogni cinque anni devono essere così bravi da farsi riconfermare, e sono meno pagati di tanti altri, e non dei magistrati, di certi dirigenti, di certi amministratori, che sono di più? Nè si parla di certi giornalisti o di certi artisti, o di certi presentatori, o di certi calciatori?
È ovvio: si parla dei politici perché, in questo momento, non fanno il loro dovere!