Ha sorvolato il mar Mediterraneo in cerca di migranti in difficoltà lo scorso 5 settembre e, per queste ragioni, il velivolo Colibri 2 di Pilotes Volontaires, collaboratore/partner di diverse ong, è stato fermato per 20 giorni da diverse autorità italiane e multato per 100.000 euro.
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Una decisione questa, spiegata dalla stessa organizzazione che, attraverso i propri canali, ha comunicato il tutto. “Questa procedura – spiega l’organizzazione coinvolta -si inserisce in una tendenza preoccupante: la criminalizzazione sistematica degli attori civili impegnati nella ricerca e soccorso in mare. In soli pochi mesi, i nostri partner hanno visto le loro navi e i loro aerei bloccati e le loro missioni ostacolate da multe arbitrarie. Ogni fermo, ogni sanzione, si traduce concretamente in vite perse in mare. Con questa decisione, l’Italia prosegue la sua politica repressiva e compie un ulteriore passo nella volontà di tenere Ong e associazioni lontane dalle loro aree di operazione”.
Il comunicato dell’organizzazione dopo la multa per aver sorvolato Mediterraneo
Successivamente, sulla multa di 100.000 euro e il divieto di circolo per 20 giorni dalle autorità in Italia, l’organizzazione spiega: “La multa inflitta a Pilotes Volontaires – prosegue ancora l’organizzazione – non ha nulla a che vedere con un presunto rispetto della legge: rappresenta invece un accanimento amministrativo con l’obiettivo politico di soffocare e far sparire le organizzazioni civili di soccorso nel Mediterraneo centrale, in particolare dopo l’adozione del decreto-legge Flussi. Eppure, i tribunali italiani, fino alla Corte costituzionale, hanno ricordato che qualsiasi decisione fondata su norme punitive e discriminatorie che eludono il diritto marittimo internazionale deve essere considerata illegale e illegittima. Il decreto legge Flussi, che impone tra l’altro di avvertire sistematicamente la cosiddetta «guardia costiera» libica, ne è una perfetta illustrazione: è illegale, illegittimo e contrario ai diritti umani”.
Immagine di repertorio

