Velodromo di Vittoria, oltre vent’anni di oblio - QdS

Velodromo di Vittoria, oltre vent’anni di oblio

Velodromo di Vittoria, oltre vent’anni di oblio

Biagio Tinghino  |
venerdì 25 Marzo 2022

Un imponente impianto sportivo destinato alle competizioni ciclistiche, costruito nel 1998 e mai utilizzato. Da allora versa in totale abbandono. Oggi il Comune di Vittoria vuole recuperarlo

“Rispetto alle preoccupazioni che arrivano da Vittoria sul completamento del velodromo di Vittoria voglio rassicurare gli sportivi e gli appassionati di ciclismo che l’impianto sportivo atteso da troppo tempo verrà inaugurato il prossimo anno e non sarà affatto una cattedrale nel deserto. Sarà un impianto che tutto il territorio ibleo potrà fruire”. Questo aveva detto, nel dicembre del 2011, l’ex vicepresidente ed assessore allo Sport dell’allora Provincia di Ragusa, Girolamo Carpentieri, ribadendo la validità dell’impianto e la certezza dell’apertura.

Costruito nel 1998 e mai utilizzato

Un imponente impianto sportivo, di altissimo livello, ma che non è mai stato utilizzato. Il Velodromo di Vittoria, costruito nel 1998 con i fondi della provincia di Ragusa e mai aperto nonostante siano stati spesi ben 758mila euro per realizzarlo. Si tratta di uno dei tanti casi di spreco di soldi pubblici. La struttura destinata ai ciclisti infatti era così grande e impegnativa che era “ingestibile” sia per il pubblico che per società sportive private. Proprio per questa ragione, la struttura è ancora oggi abbandonata.

 

“Nel momento in cui ho avuto la delega allo Sport – affermava nel 2011 Carpentieri – mi sono impegnato ad inaugurare il velodromo e col nuovo anno verrà aperto e reso fruibile. Per raggiungere questo risultato ho fatto decine e decine di sopralluoghi, insieme al collega di Giunta Salvatore Minardi anche per il suo ruolo all’interno della Federazione Ciclistica trattandosi del presidente del massimo organo di giustizia sportiva, ma riusciremo ad aprire l’impianto solo grazie ai soldi del bilancio provinciale. Se i vittoriesi avranno finalmente il velodromo è per l’impegno di questo assessore che rispetto ai suoi predecessori effettua un monitoraggio costante sui lavori perché intende inaugurare la struttura. Non bisogna dire grazie a nessuno, anzi scusarsi con gli sportivi e gli appassionati di ciclismo per il ritardo col quale viene aperto. Dalla Regione poi neanche un euro, il velodromo è stato realizzato solo con fondi provinciali”.

Le vicissitudini che accompagnarono la progettazione, prima, e la parziale realizzazione, dopo, furono contrassegnate da una serie di tappe e di brusche frenate a causa, non solo delle ristrettezze economiche in cui versano gli Enti locali ma anche e soprattutto, del fallimento della prima impresa che si era aggiudicata i lavori. La Giunta provinciale, nel 2011, aveva stanziato 475.000 euro per il completamento dell’impianto sportivo in oggetto, la cui ultimazione era prevista per il 2012, ma d’allora non si sono più avute notizie in merito.

Nel 2013, il commissario straordinario del Comune di Vittoria, Giovanni Scarso, era intervenuto sulla questione velodromo, replicando a due consiglieri comunali intervenuti pubblicamente.

“Il problema non è, cari consiglieri, la rete divelta o qualche porta rotta frutto del becero vandalismo – aveva detto Scarso -, ma l’amara verità è che quest’impianto non interessa nessuno, non ha appeal perché potenzialmente non c’è alcuno in grado di gestirlo. Non ci sono società ciclistiche che vogliono caricarsi questo onere, neanche la federazione ciclistica è pronta per la gestione, a meno che la Provincia non provveda con propri fondi. Di fronte a questo scenario l’ipotesi che comincia a prendere corpo è di rendere il velodromo un impianto sportivo polivalente con la previsione che all’interno della pista sia previsto un campo di calcio in erba sintetica. Forse qualche società calcistica si assumerebbe quest’onere ma la Provincia deve farsi carico di realizzare l’impianto di calcio in erba sintetica. Con quali fondi? Quelli del bilancio provinciale che è ridotto all’osso e dove si stenta a mantenere i servizi essenziali e di competenza della Provincia o di assumere un nuovo mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti o col Credito Sportivo? Dunque, cari consiglieri, il problema non è l’intervento per alcune opere ma cosa fare di questo velodromo che a parole tutti vogliono completo e funzionale ma che nessuno ha intenzione di gestire”.
Il Velodromo costituirebbe un punto di richiamo dove effettuare gare regionali e nazionali, stante le dimensioni e le caratteristiche che la fanno rientrare a pieno titolo fra gli impianti omologabili dal Coni. L’ex Provincia regionale di Ragusa, nel novembre del 2021, aveva dato disponibilità a trasferire al Comune di Vittoria il velodromo, da tempo in stato di abbandono per mancanza di risorse e progetti gestionali.

Oggi, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa e il Comune di Vittoria hanno sottoscritto un accordo-convenzione finalizzato al recupero del Velodromo e al successivo affidamento della struttura. La gestione dell’intero complesso immobiliare sarà affidata al Comune di Vittoria. Un gesto estremo potremmo definirlo questo accordo che, dopo lo sciupio di tanto denaro pubblico, tenta un ultimo colpo di coda (leggasi o la va o la spacca) per sanare scelte del passato che non vedranno mai responsabilità oggettive, se non davanti al giudizio della prossima cabina elettorale. Ma si sa, gli elettori hanno la memoria corta.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017