Home » La vendemmia in Sicilia quest’anno parte con buone notizie: i dati che lasciano ben sperare

La vendemmia in Sicilia quest’anno parte con buone notizie: i dati che lasciano ben sperare

La vendemmia in Sicilia quest’anno parte con buone notizie: i dati che lasciano ben sperare
uva vigneto vino

Il clima ha giocato un ruolo importante, perchè l’inverno piovoso e la primavera mite hanno favorito lo sviluppo delle viti

La vendemmia in Sicilia quest’anno parte con buone notizie. I tempi di raccolta tornano alla normalità, la quantità di uva aumenta rispetto al 2024 e la qualità si preannuncia ottima. Il clima ha giocato un ruolo importante, perchè l’inverno piovoso e la primavera mite hanno favorito lo sviluppo delle viti e una maturazione regolare.

Le piante sono in buona salute e la raccolta è iniziata secondo i tempi abituali. Resta però una certa prudenza, perché il mese di agosto sarà decisivo per confermare le aspettative. “La Sicilia mostra ancora una volta la sua capacità di affrontare le difficoltà climatiche e proteggere la qualità delle uve”, ha detto la presidente di Assovini Sicilia Mariangela Cambria.

L’analisi di Assovini

E proprio Assovini ha realizzato un’analisi territoriale che permette di conoscere, zona per zona, come sta andando l’attività di raccolta d’uva per la prossima produzione di vino. Nella parte occidentale dell’isola la vendemmia si aprirà con buone prospettive. Il clima mite e le piogge di maggio hanno favorito la crescita delle viti senza particolari criticità.

Le uve si presentano sane e la qualità è considerata molto buona, scrive Assovini. Le quantità dovrebbero restare nella media. Nel Sud-Est dell’isola il clima si è mostrato più equilibrato rispetto al 2024, anno segnato da forti siccità. Le piogge invernali e la primavera mite hanno favorito uno sviluppo regolare delle piante e per questo le previsioni stimano un aumento del 20% nella quantità di uva raccolta.

Eolie, Pantelleria ed Etna: ecco le previsioni sulla vendemmia

Nelle Isole Eolie la raccolta è iniziata con una settimana di anticipo. Il clima ha accelerato la maturazione delle uve, mentre l’umidità primaverile ha favorito la diffusione dell’oidio (malattia fungina). Il “mal bianco” è stato contenuto con trattamenti mirati, ma a causa della siccità i volumi di raccolta si sono ridotti di circa il 15% a causa della scarsa disponibilità d’acqua. A Pantelleria la vendemmia è iniziata nelle contrade più precoci, in particolare quelle vicino al mare.

Le uve Zibibbo raccolte sono destinate alla produzione del celebre Ben Ryé di Donnafugata. Il clima favorevole e le piogge invernali hanno garantito una buona maturazione. Le quantità restano sotto la media, ma sono in crescita rispetto allo scorso anno.

Sull’Etna la raccolta inizierà tra metà e fine settembre, comunica Assovini. Le abbondanti piogge invernali hanno creato una buona riserva idrica nei terreni, favorendo una crescita regolare. Le condizioni sanitarie delle viti sono ottime e si prevede una produzione superiore del 10% rispetto alle annate precedenti.

Le previsioni della vendemmia cambiano da regione a regione

Allontanandoci dalla Sicilia è l’Accademia Italiana della Vite e del Vino a spiegare che la vendemmia varia molto da regione a regione, ma il quadro generale è positivo. Il clima ha favorito lo sviluppo delle viti in diverse zone, anche se si attendono i mesi finali dell’estate per avere un bilancio più preciso. “Non possiamo ancora parlare di qualità definitiva. Saranno agosto e settembre a fare la differenza”, ha spiegato il presidente Rosario Di Lorenzo.

In Veneto e Friuli la raccolta è partita con uve in buono stato e una produzione in crescita. Anche in Trentino la situazione è positiva, grazie all’equilibrio tra piogge e temperature. Nel Nord-Ovest, invece, le forti piogge primaverili hanno complicato la stagione. In Piemonte, Lombardia e Liguria si prevede un calo della produzione fino al 15%.

In Emilia-Romagna la vendemmia è in crescita, con previsioni favorevoli soprattutto per Lambruschi, Trebbiano e Verdicchio. La Toscana mostra una leggera flessione nella quantità, ma senza particolari criticità. In Umbria e Lazio, il caldo e alcune malattie fungine hanno inciso sulla produzione, che resta comunque su livelli accettabili.

Nel Mezzogiorno l’annata di vendemmia è stata ottima. Puglia, Basilicata e Calabria hanno registrato condizioni quasi ideali, con viti sane e una produzione stimata in aumento del 20%. Anche in Sardegna la vendemmia si preannuncia positiva considerato le piogge primaverili hanno aiutato lo sviluppo vegetativo, e si prevede una crescita del 5% nella produzione, con uve di buona qualità.