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Veronafiere, Bricolo confermato presidente per il triennio 2025-2028

Veronafiere, Bricolo confermato presidente per il triennio 2025-2028

All’unanimità. Vicepresidenti Artoni e Montedoro. In cda 4 donne su 7

Milano, 5 mag. (askanews) – Federico Bricolo è stato confermato all’unanimità presidente di Veronafiere per il triennio 2025-2028. Lo ha deciso oggi l’Assemblea dei soci che, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2024 del Gruppo, ha nominato il nuovo Cda: Romano Artoni, vicepresidente uscente e manager con lunga esperienza nel settore finanziario; Marina Montedoro, nuova vicepresidente, direttrice di Coldiretti Veneto; Barbara Ferro, esperta in programmazione strategica, pianificazione economico-finanziaria e organizzazione; Désirée Zucchi, imprenditrice del settore culturale e formatrice aziendale; Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis; Alfonso Sonato, commercialista e revisore legale con incarichi in enti pubblici e privati.

Si tratta di un Consiglio rinnovato per due terzi, con cinque nuovi consiglieri su sette, che per la prima volta nella storia di Veronafiere presenta una maggioranza femminile, con quattro donne su sette componenti.

“Si apre oggi un altro triennio pieno di sfide e di nuovi risultati da raggiungere, che affronteremo con spirito di squadra con il CdA appena nominato, caratterizzato da visione, energia e competenze e con il direttore generale Adolfo Rebughini” ha commentato Bricolo, sottolineando che “inizieremo subito a lavorare per consolidare e far crescere ulteriormente il posizionamento di Veronafiere, nel panorama fieristico nazionale e internazionale, come player di riferimento per la promozione delle importanti filiere del Made in Italy rappresentate nel nostro portafoglio”.

“Concludo il mio mandato di amministratore delegato con soddisfazione per gli importanti risultati raggiunti” ha dichiarato Maurizio Danese, sottolineando che “in questi anni abbiamo guidato Veronafiere in una fase molto delicata riportando la Spa alla solidità finanziaria come dimostrano i risultati record del bilancio 2024. Con il nuovo piano strategico di sviluppo ‘ONE Veronafiere 2024-2026’, in piena attuazione, abbiamo efficientato e ottimizzato il perimetro societario del Gruppo, investendo su persone e tecnologie, integrando i criteri ESG, introducendo nuovi format ed eventi e soprattutto abbiamo rafforzato l’internazionalizzazione di molti brand implementando anche in calendario estero e il presidio sui mercati consolidati ed emergenti. Tra gli obiettivi messi a segno – ha proseguito – c’è sicuramente quello della svolta business di Vinitaly nel 2022, perseguita grazie a una nuova politica di incoming in linea con le esigenze del settore. Una decisione condivisa – ha concluso Danese – che ha avvalorato anche ‘Vinitaly and the City’, divenuto un evento culturale trasversale in grado di completare la nostra offerta fieristica”.

La compagine societaria Veronafiere Spa vede il Comune di Verona al 39,48%, Fondazione Cariverona al 24,07%, Camera di Commercio di Verona al 14,36%, Banco BPM al al 7%, Generali Italia al 6,01%, Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario al 5,49%, Provincia di Verona al 1,40%, Intesa Sanpaolo al 1,35%, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise allo 0,61% e Immobiliare Magazzini Srl allo 0,18%.