È una corsa contro il tempo: l’1 dicembre, data in cui scade il contratto, è imminente. Oggi i lavoratori del call center Mics di Motta S. Anastasia hanno manifestato con un sit-in davanti alla Prefettura a Catania organizzato dalla Slc Cgil e dalla Uilcom del capoluogo etneo per chiedere sicurezza sul futuro che appare sempre, e in modo preoccupante, incerto.
Il segretario organizzativo della Slc Cgil di Catania, Giuseppe Rocca, ha commentato la situazione: “Non sono solo i ritardi nei pagamenti, è anche tutta l’architettura che sta venendo giù. Questa è un’azienda di telecomunicazioni che ha delle commesse molto importanti, fra cui Enel, e che da qualche anno vive una situazione di crisi veramente crescente”.
Inoltre ha aggiunto: “I commissari individuati dal ministero del Lavoro hanno trovato un imprenditore che prendesse in mano le redini dell’azienda per rilanciarla. Nel giro di pochi anni questo imprenditore ha ulteriormente aggravato la situazione dei lavoratori non pagando i locali di lavoro e pagando gli stipendi in ritardo”.
Il segretario organizzativo prima dell’incontro con i vertici della Prefettura ha sottolineato: “Abbiamo coinvolto il ministro Urso e il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Ma a oggi non è cambiato nulla rispetto allo stipendio. Ci sono tantissime famiglie che ancora aspettano le retribuzioni di agosto. Inoltre molti lavoratori hanno verificato la loro posizione contributiva, che non è pagata. Gente che ha addebitata sullo stipendio la cessione del quinto si vede la società che erogato il prestito non ricevere soldi. Una situazione incredibile”.
Mauro (Rsu Slc Cgil Catania): “Vogliamo un tavolo istituzionale”
Sebastiano Mauro, Rsu di Slc Cgil Catania, ha parlato di come il tutto sia stato affidato a questo imprenditore, definendolo “incomprensibile. Ma adesso chiediamo a Enel che sia aperto un tavolo istituzionale alla presenza di tutte le parti coinvolte, che sia richiesto il conto degli obblighi contrattuali, etici e sociali connessi a una realtà produttiva che opera in un settore strategico. L’1 dicembre, data la scadenza del contratto, i lavoratori devono essere garantiti. Ricordiamo che nel nostro settore vigono le clausole sociali, quindi Enel deve reimpiegare i lavoratori su un’altra azienda mantenendo il flusso di chiamate”.
Prefettura disponibile, ma l’1 dicembre è alle porte
Durante l’incontro con il capo di gabinetto della Prefettura etnea, Laura Pergolizzi, sono stati esposti tutti i problemi ponendo l’attenzione sulla salvaguardia dei livelli occupazionali. La vicinanza da parte della Prefettura è stata comunque garantita.
“La commessa all’imprenditore Salmoiraghi – ha proseguito Rocca – verrà tolta. Enel si deve impegnare a trovare sul territorio un nuovo imprenditore che prenda la commessa e quei lavoratori, come stabilito dalle clausole sociali. Ma si deve garantire il perimetro occupazionale perché il nuovo soggetto a cui Enel affiderà la commessa deve avere una commessa con volumi tali da giustificare 120 lavoratori. Se questo non avviene molti lavoratori resteranno a casa. Devono essere ripristinati i volumi di traffico. La dottoressa Pergolizzi ci ha garantito l’intervento della Prefettura per organizzare un tavolo con i soggetti coinvolti e siamo fiduciosi, ma l’1 dicembre è alle porte e non sappiamo quando un imprenditore si farà avanti a determinate condizioni economiche per lui e per i lavoratori”.
Cristaldi (Uilcom Catania): “Abbiamo coinvolto l’Enel, ma si rischia di trovare una soluzione monca”
Gaetano Cristaldi, segretario Uilcom Catania, ha parlato della disponibilità mostrata dalla dottoressa Pergolizzi e ha aggiunto: “Siamo ancora fermi ad agosto con gli stipendi e dai pagamenti in ritardo sono partite le nostre preoccupazioni. Abbiamo coinvolto Enel per ragionare sulla cessione della commessa a qualcun altro, ma adesso la tematica sta diventando urgente”.
Inoltre: “Enel aveva detto che si sarebbe fatta carico per trovare un nuovo fornitore, ma non abbiamo ancora notizie certe, anche perché al momento i volumi di traffico si sono persi negli ultimi mesi. Si rischia così di trovare una soluzione monca. Si deve quindi istituire un tavolo tecnico anche con il Mimit per rimediare alla scelta fatta dai commissari per questo imprenditore. Noi non ci fermiamo per spingere Enel a rivedere i volumi di traffico perché da lunedì prossimo questi lavoratori si troveranno senza occupazione”.
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