Il 28 l'assemblea dei lavoratori per votare l'intesa. Cgil, Cisl, Uil e Ugl "pronti a battaglia su futuro stabilimento"
Ottima notizia per i 130 dipendenti Pfizer che erano a rischio licenziamento. Dopo una lunga trattativa che ha coinvolto sindacati, azienda e politica si è arrivati all’accordo. E’ stato siglato oggi, infatti, al PalaRegione di Catania quanto stabilito nella scorsa riunione tenutasi in Confindustria che prevede condizioni ottimali, attraverso alcuni incentivi, a chi si licenzierà in maniera autonoma ed a chi andrà in pensione, con un accordo mai realizzato prima in Italia.
La soddisfazione dei dipendenti
In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, Angelo Mirabella, dipendente Pfizer e membro della Rsu di Ugl dichiara: “Oggi siamo andati a ratificare l’ipotesi di accordo che avevamo già firmato venerdì in Confindustria in presenza della dott.ssa Rizzo dell’Ufficio Provinciale del Lavoro. E’ ovvio che c’è un soddisfacente incentivo all’esodo volontario che riguardano mensilità corpose per chi volesse andare via. Dieci lavoratori, inoltre, sono stati già trasferiti ad Ascoli Piceno. Vi sono altri lavoratori che si trovano nelle condizioni di cercare un altro lavoro in base alle loro competenze e che hanno la possibilità di essere licenziati in maniera volontaria ricevendo un incentivo di 57 mensilità. Infine, vi sono 28 lavoratori che entro cinque anni andranno in pensione. Anche loro, riceveranno un buon incentivo in base alla lontananza dalla pensione. Fino ai primi due anni gli verrà corrisposto il 90% delle mensilità lorde, dai 2 anni e un mese ai 4 anni il 90% per i primi due anni e l’85% per i restanti due. A chi, invece, mancano 5 anni verranno corrisposte 49 mensilità. Si tratta di un accordo vantaggioso mai siglato in Italia. Speriamo che ci siano tante persone che accettino quest’incentivo in maniera tale da risolvere definitivamente la questione esuberi. L’adesione a questo incentivo si può richiedere fino al 30 Novembre. Ci auspichiamo che tutte le persone che possano andare via lo faranno e che gli esuberi che resteranno, verranno ricollocati in azienda. L’azienda, inoltre, ha dichiarato la volontà di rimanere nel territorio. Noi, come organizzazione sindacale, abbiamo chiesto un tavolo nazionale per la realizzazione di un piano industriale. Desideriamo che i fari restino accesi perché il tessuto catanese ha bisogno della Pfizer sul nostro territorio e non vogliamo che tra qualche anno si verifichi la stessa situazione”.
Antonio Licitra