La segreteria provinciale di Catania della CISAL Terziario si attiva in merito alla Vertenza SCMC, l’ex Pubbliservizi, per tutelare i lavoratori della società.
Lo scorso 13 maggio il sindaco Metropolitano Enrico Trantino ha convocato le organizzazioni sindacali di categoria per comunicare l’andamento del primo anno di attività della SCMC, Azienda Speciale operante nel settore dei servizi integrati nel capoluogo etneo, di cui la Citta Metropolitana di Catania è Socio unico.
“Peccato che non siamo riusciti a reperire alcuna informazione vista la carente organizzazione dell’evento. Abbiamo appreso da un successivo comunicato emanato dalla Città Metropolitana quali avrebbero dovuto essere le comunicazioni, che ci sembrano proclami più che un resoconto del primo anno di gestione dell’Azienda Speciale”. Così apre la discussione Paolo Magrì, Segretario generale di Cisal Terziario Catania.
Il segretario lamenta l’organizzazione dell’evento sulla vicenda dell’ex Pubbliservizi e della nuova società di servizi, che non avrebbe permesso le interazioni necessarie tra le parti sociali e l’Ente.
“Probabilmente l’evento voleva essere gestito in 2 fasi, ma in realtà abbiamo assistito solo a una bolgia tra la più che giustificata ira dei dipendenti che da oltre un anno patiscono orari di lavoro ridotti e continui ritardi negli stipendi, non solo! – incalza il segretario della CISAL di Catania in merito alla vertenza SCMC -. Quanto detto e quanto emanato con il comunicato di Città Metropolitana, ci sembra alquanto distopico: non abbiamo visto mai il cambio di passo che abbiamo sempre auspicato e che ci ha portati a incoraggiare i lavoratori a fare i grandi sacrifici che hanno fatto per salvare il proprio posto di lavoro; anzi, ci sembra una copia conforme, forse un po’ sbiadita, della Pubbliservizi. Per questo rivendicando il diritto di informazione abbiamo deciso di procedere con un accesso agli atti per conoscere in maniera trasparente e cristallina quello che effettivamente è avvenuto in quest’anno di gestione”.
Infine il sindacalista conclude dichiarando che procederà anche a interessare la Procura della Repubblica per la questione che riguarda le omissioni contributive, quelle di previdenza complementare e le finanziarie che la Pubbliservizi a suo tempo avrebbe trattenuto ai lavoratori senza versarle agli Enti di competenza e che oggi gli stessi lavoratori si stanno trovando a pagare nuovamente.
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