Roma, 27 mag. (askanews) – La Giunta dell’Emilia Romagna ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2025-26: sarà valido su tutto il territorio e l’apertura generale della stagione è fissata al 21 settembre 2025, con chiusura al 31 gennaio 2026. Confermata la preapertura per alcune specie in linea con l’anno precedente, così come le due giornate aggiuntive in ottobre e novembre.
Anche quest’anno si conferma la possibilità di effettuare la caccia di selezione al cinghiale per tutto l’anno fino a mezzanotte, con dispositivi di puntamento per la visione notturna, in un’ottica di potenziamento delle azioni di contenimento già previste dai piani di controllo, mentre la caccia collettiva al cinghiale sarà consentita per quattro mesi, dal primo ottobre al 31 gennaio 2026.
Tra gli interventi più innovativi, il debutto a settembre del tesserino venatorio digitale: i cacciatori potranno scegliere se adottare la nuova modalità tramite una app dedicata su smartphone oppure continuare a utilizzare il tradizionale formato cartaceo. Altre modifiche riguardano l’aumento del carniere giornaliero del colombaccio, portato a 25 capi, con preapertura della caccia dal 1° settembre, come ulteriore strumento richiesto anche dalle associazioni venatorie e agricole, per contenere i danni alle colture accanto allo strumento del piano di controllo adottato a novembre 2024. Incrementato anche il carniere della minilepre (silvilago) a 10 capi giornalieri, specie alloctona particolarmente diffusa nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
“Siamo soddisfatti del risultato – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi – frutto della sintesi tra le rispettive esigenze ed aspettative. Il calendario è molto simile a quello dello scorso anno, che ha visto rigettare i ricorsi presentati da alcune associazioni al TAR Emilia-Romagna e al Consiglio di Stato”.

