TAORMINA – Dal mese prossimo Taormina potrà tornare a fruire della principale strada di collegamento con il casello autostradale della Messina-Catania: i lavori che stanno interessando la via Mario e Nicolò Garipoli saranno consegnati il 28 febbraio.
A renderlo noto è stato il sindaco della Perla, Mario Bolognari, che ha pubblicato attraverso i social lo stato di avanzamento dei lavori che stanno interessando una delle principali arterie cittadine, interdetta al traffico dallo scorso 24 novembre, quando dopo una settimana di continue piogge torrenziali, una frana del vicino costone roccioso si era staccata riversandosi nella carreggiata, fortunatamente senza conseguenze per gli automobilisti. Trattandosi della principale bretella comunale di collegamento, non solo con il casello dell’autostrada A18, ma anche con la Strada statale 114, il Comune aveva sin da subito richiesto lavori di somma urgenza che hanno trovato risposta dalla Presidenza della Regione siciliana, attraverso il Dipartimento per la Protezione Civile.
Con uno stanziamento di 270 mila euro, arrivato grazie a un emendamento in bilancio a chiusura del 2021, era stato così possibile avviare il cantiere per interventi necessari alla “mitigazione del rischio frane”, a partire dalla posa in opera di una barriera paramassi nel versante nord sovrastante la via Garipoli, nei pressi di contrada Zaccani. Interventi non semplici, a causa dell’impervia natura del costone, che inizialmente avevano richiesto anche l’utilizzo di droni e rocciatori per intercettare l’origine dell’evento franoso.
L’attività emergenziale degli addetti ai lavori sembra però aver dato i suoi frutti, con la barriera paramassi che è già stata posizionata, e dando la possibilità di prevedere appunto la fine dei lavori entro il mese di febbraio, al fine di scongiurare ulteriori lungaggini che avrebbero prolungato la chiusura della strada a ridosso della stagione estiva.
Un notevole sospiro di sollievo dunque, per Palazzo dei Giurati, già alle prese con le altre criticità legate alla viabilità cittadina. In attesa della Ztl elettronica nel centro storico e con un piano viario fermo al senso unico di marcia sulla Circonvallazione, la chiusura della via Garipoli ha aggravato infatti i disagi degli automobilisti, che per raggiungere l’autostrada sono obbligati ad allungare ulteriormente il proprio percorso, per raggiungere il casello attraverso la via Pirandello o percorrendo la via Crocifisso, oppure optare direttamente per l’imbocco di Giardini Naxos.
Quest’ultimo a sua volta non nelle migliori condizioni, provato dalla chiusura di un tratto di collegamento del casello con gli abitati di Chianchitta e Trappitello (anch’esse frazioni di Taormina), a causa di un ulteriore evento franoso – avvenuto negli stessi giorni di fine novembre – che ha causato il cedimento di un muro d’argine per la piena del torrente Santa Venera.
In questo caso la competenza è del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), con costi stimati in almeno 500 mila euro per le opere stradali, e in oltre 3 milioni di euro per l’intera sistemazione idraulica del tratto.
Insomma una situazione viaria non facile per l’intero comprensorio, che potrebbe presto causare traffico e problemi alla viabilità della Statale 114, man mano che ci si avvicina alla ripresa delle attività turistiche e con l’arrivo dei prossimi visitatori. L’apertura della via Garipoli sarà a quel punto essenziale per decongestionare il traffico in entrata e in uscita dall’autostrada A18, ma sarà allo stesso tempo necessario che il Comune di Taormina si faccia trovare pronto con il nuovo sistema di Zona a traffico limitato, e che sul fronte Naxos vengano almeno avviati i lavori di messa in sicurezza della bretella sul torrente Santa Venera.
Twitter: @MassimoMobilia