Covid e viaggi all'estero, dove andare in vacanza senza quarantena - QdS

Covid e viaggi all’estero, dove andare in vacanza senza quarantena

Covid e viaggi all’estero, dove andare in vacanza senza quarantena

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giovedì 20 Maggio 2021

Si entra sempre più nel clima delle vacanze estive, fioccano le offerte di voli per raggiungere mete in tutta Europa. Tamponi rapidi, molecolari, isolamento: le condizioni per entrare in questi Paesi

Si entra
sempre più nel clima delle vacanze estive, fioccano le offerte di voli per
raggiungere mete turistiche in tutta Europa. Ma quali sono le condizioni per
entrare in questi Paesi?

Consultare la “scheda” per il singolo Paese verso cui si desidera viaggiare e prendere contatto anche con l’ambasciata o il consolato del Paese di interesse in Italia. È questa la prima raccomandazione del ministero degli Esteri, evidenziata in tutte le sezioni rilevanti del proprio sito e del portale ViaggiareSicuri, per tutti gli italiani che hanno in programma di viaggiare all’estero entro il prossimo 30 luglio, ovvero fino a quando sarà in vigore “la disciplina generale per gli spostamenti da/per l’estero contenuta nel Dpcm 2 marzo 2021 e nell’Ordinanza 14 maggio 2021 del Ministro della Salute”.

La Farnesina ricorda inoltre che “il Dpcm
continua a basarsi su cinque elenchi di Paesi per i quali sono previste
differenti misure”. Rimanda quindi ad un questionario attraverso il quale
fornisce all’utente, tramite una serie di domande, tutte le informazioni
necessarie e l’iter da seguire per effettuare lo spostamento, ove consentito.
Di seguito, le disposizioni vigenti in Italia e le misure previste per
l’accesso ad alcune delle più importanti mete turistiche, europee e non.

Di seguito un elenco di
Paesi “ambiti” dai vacanzieri italiani e le regole per l’ingresso

Austria (QUARANTENA)

A seguito dell’ingresso è necessario sottoporsi ad auto-isolamento fiduciario di dieci giorni. E’ obbligatorio anche esibire un test Covid con esito negativo al momento dell’ingresso in Austria (o comunque non oltre le 24 ore successive all’ingresso). Se già in possesso di test al momento dell’ingresso, esso deve essere stato effettuato non prima delle 72 ore se si tratta di un test molecolare, non prima delle 48 ore se si tratta di un test antigenico. Prima dell’ingresso nel Paese, è necessario effettuare anche una registrazione on-line, attraverso la quale vengono comunicati i propri dati personali e le informazioni sul viaggio e sulla quarantena.

Bulgaria (NO QUARANTENA)

Per i viaggiatori in ingresso nel Paese da tutti i Paesi europei, quindi compresa l’Italia, è obbligatorio presentare uno dei seguenti certificati (che esonerano dall’obbligo di quarantena): 1. certificato di completamento del ciclo vaccinale, a condizione che siano trascorsi almeno 14 giorni dalla somministrazione dell’ultima dose; 2. test positivo al COVID (PCR o antigienico) effettuato almeno 15 giorni prima dell’ingresso e massimo 180 giorni prima che attesti la presenza nel sangue di anticorpi sviluppati dopo guarigione dal COVID; 3. test PCR negativo al COVID effettuato massimo 72 ore prima dell’ingresso nel Paese; 4. test antigienico negativo al COVID effettuato massimo 48 ore prima dell’ingresso nel Paese. I certificati di cui sopra (in bulgaro o in inglese) devono riportare gli estremi d’identità del soggetto (nome, cognome e data di nascita); la tipologia del test/vaccino effettuato (nel caso del vaccino anche il numero di lotto); la data di effettuazione del test/vaccino e gli estremi del laboratorio autorizzato alla somministrazione del test o, nel caso del vaccino, gli estremi dell’Autorità sanitaria che ha emesso il certificato.

Francia (NO QUARANTENA)

Obbligo di esibizione di un test molecolare di tipo Pcr real-time (PCR-RT) da effettuare nelle 72 ore precedenti la partenza. Il test antigenico non è accettato, né è accettato test PCR differente da PCR-RT. L’obbligo riguarda i viaggiatori, maggiori di 11 anni. Tutti coloro che entrano in Francia con qualsiasi mezzo devono compilare un’autocertificazione.

Germania (NO QUARANTENA)

Chiunque entri in Germania in aereo, indipendentemente dal Paese di provenienza, deve disporre, prima dell’imbarco, di una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone. Tale obbligo non vale per i bambini sotto i 6 anni. Per la normativa tedesca, si considerano “vaccinate” le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta la prima dose) e “guarite” quelle risultate positive ad un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima. Per le persone non vaccinate e non guarite, il tampone può essere antigenico (rapido) o molecolare e deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania (nel caso dell’antigenico; nelle 72 ore precedenti, nel caso del molecolare PCR). La documentazione sulla vaccinazione, la guarigione o l’esito del tampone può essere scritta in italiano (oltre che in tedesco, inglese, francese e spagnolo).

Grecia (NO QUARANTENA)

Rimosso l’obbligo di isolamento fiduciario di sette giorni, precedentemente in vigore, per i passeggeri che risiedono nei Paesi Ue, purché, al momento dell’ingresso, siano in possesso di un test molecolare negativo (in inglese), effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo, o – in alternativa – di un certificato di vaccinazione (purché siano decorsi almeno 14 giorni dal completamento della vaccinazione).

Per gli altri passeggeri continua a essere
previsto, fino a data da destinarsi, l’obbligo di rispettare un periodo di
auto-isolamento fiduciario di sette giorni (o, in caso di permanenza per
periodi inferiori, per tutto il periodo di permanenza). Rimane invece in vigore
per tutti i passeggeri in arrivo la possibilità di essere sottoposti, a
campione, a un test rapido effettuato all’arrivo in Grecia. Il test a campione,
qualora si venga selezionati, è obbligatorio. In caso di positività al test
rapido è previsto un periodo di isolamento obbligatorio di 14 giorni per i
viaggiatori risultati positivi e per i loro contatti prossimi in appositi
“hotel quarantena” (le spese di alloggio sono coperte dallo Stato greco), dove
verranno effettuati nuovi test per verificare la diagnosi iniziale. Per poter
accedere nel Paese rimane inoltre condizione indispensabile, indipendentemente
dalla nazionalità e dal metodo di ingresso nel paese, la compilazione – al più
tardi il giorno prima dell’arrivo in Grecia – di un modulo online, il Passenger
Locator Form (PLF), con il quale i viaggiatori devono fornire informazioni sul
luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e
sull’indirizzo del proprio soggiorno in Grecia.

Malta (NO QUARANTENA)

L’aeroporto internazionale di Malta è aperto ai voli commerciali. Da lunedì 29 marzo 2021, qualsiasi viaggiatore in arrivo a Malta da qualsiasi paese elencato nelle zone ambra e verde, compresa tutta l’Italia, è tenuto a presentare un test PCR COVID-19 negativo eseguito non più di 72 ore antecedenti l’ingresso a Malta. Le persone che non riescono a produrre questo test devono sostenere il test all’arrivo in aeroporto e, in caso di positività, essere soggette a quarantena. Tutti gli aggiornamenti sono consultabili sul sito del Governo maltese. All’arrivo a Malta, i viaggiatori sono soggetti a screening termici per misurare la temperatura. Le persone in arrivo saranno invitate a compilare un documento con il quale dichiareranno i loro spostamenti nei 30 giorni precedenti. In particolare, verrà chiesta ai passeggeri la conferma di non essersi recati in nessuna nazione al di fuori di quelle elencate.

Paesi Bassi (QUARANTENA)

I Paesi Bassi hanno introdotto nuovamente il sistema di codici-colore per indicare la rischiosità di un’aerea e il suo relativo avviso di viaggio. Arrivo da zone considerate sicure (verde, giallo): non sono necessari test da presentare all’imbarco né periodi di auto-isolamento all’arrivo. Le aree considerate sicure sono elencate a questo link.

Arrivo da zone considerate a rischio (arancione, tra cui
l’Italia
): tutti i passeggeri che viaggiano nei Paesi Bassi per via aerea o
marittima da aree ad alto rischio devono essere in grado di produrre il risultato
negativo di un test rapido COVID-19 eseguito poco prima della loro partenza
.
Il test non deve essere stato eseguito più di 24 ore prima dell’imbarco
sull’aereo o sulla nave. Questo requisito si aggiunge all’esistente risultato
negativo obbligatorio di un test PCR eseguito non più di 72 ore prima

dell’arrivo nei Paesi Bassi. In alternativa ai due test, è possibile presentare
il risultato negativo di un test PCR COVID-19 effettuato non più di 24 ore
precedenti l’ingresso nel Paese. Inoltre, i viaggiatori devono effettuare 10
giorni di isolamento all’arrivo nei Paesi Bassi
. Dopo 5 giorni possono
effettuare un test PCR. Se il risultato di questo test PCR è negativo, possono
terminare l’isolamento.

Spagna (NO QUARANTENA)

È consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Vige l’obbligo di presentare un test molecolare PCR negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso – per via aerea o marittima – nel Paese. Per l’Italia, l’obbligo riguarda i passeggeri provenienti da qualunque Regione. Non sono ammessi i test rapidi, nemmeno per le Canarie.

Portogallo (NO QUARANTENA)

Ad oggi il Portogallo può accogliere i turisti che provengono dai paesi che fanno parte dell’UE, dai paesi associati all’Area Schengen (Liechtenstein, Norvegia, Islanda e Svizzera) e dal Regno Unito. I visitatori di questi paesi non vengono messi in quarantena, tenendo conto della situazione di controllo della pandemia in Portogallo e nei Paesi di origine. Queste misure sono soggette a revisione a seconda dell’evoluzione della situazione epidemiologica nei paesi di origine e in Portogallo.

Le compagnie aeree permetteranno l’imbarco solo ai
passeggeri con destinazione o scalo in Portogallo continentale, previa la presentazione,
al momento della partenza, del certificato di un test molecolare mediante
RT-PCR
per lo screening dell’infezione da SARS-CoV-2 con risultato
negativo, eseguito entro 72 ore prima dell’orario di partenza (i bambini sotto
i 2 anni sono esenti). In Portogallo, nessun altro test o quarantena sarà
richiesto per i passeggeri provenienti da questi paesi.

Per gli arrivi negli aeroporti delle Azzorre e di
Madeira il test molecolare potrà essere fatto all’arrivo, a titolo gratuito, e
il passeggero dovrà attendere in isolamento presso l’alloggio che ha prenotato
il risultato del test di cui sopra (tra 4 e 24 ore dalla consegna del test).
Sono esenti i bambini fino a 11 anni all’arrivo a Madeira e fino a 12 anni
all’arrivo alle Azzorre. Inoltre, per coloro che atterrano negli aeroporti di
Madeira e Porto Santo, si applicano le regole del ‘corridoio verde’ ed è
possibile presentare un certificato di vaccinazione o un certificato di
guarigione da Covid-19.

Polonia (QUARANTENA)

 Con decorrenza dal 30 marzo 2021 è previsto l’obbligo di quarantena di 10 giorni per coloro che arrivano con qualsiasi mezzo di trasporto (anche a piedi) da altri Paesi Schengen, salvo esibizione di un tampone negativo (PCR o antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca.

Regno Unito (QUARANTENA)

Ai viaggiatori in ingresso nel Regno Unito vengono richiesti i quattro seguenti adempimenti: 1) presentare il risultato negativo di un test Covid-19 effettuato nei tre giorni precedenti il giorno della partenza e che soddisfi i parametri indicati dal Governo britannico. L’obbligo di mostrare un test con risultato negativo si applica agli arrivi da tutto il mondo e include anche i viaggiatori in transito e quanti si rechino dal Regno Unito all’estero per viaggi di durata inferiore a 3 giorni; 2) compilare un formulario online (“travel locator form”) nei due giorni precedenti la partenza; 3) osservare un isolamento cautelare di 10 giorni; 4) effettuare due test Covid-19 in occasione del secondo e dell’ottavo giorno di auto-isolamento nel Paese.

Stati Uniti

Tuttora sospesa la possibilità di ingresso negli Usa per i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, siano stati in un Paese dell’Area Schengen (inclusa l’Italia), in Regno Unito, in Irlanda, in Brasile, in Sud Africa Cina o Iran. Esistono però dei voli Covid-tested dagli Stati Uniti verso l’Italia.

Australia (QUARANTENA)

Fino al 17 giugno 2021, chiusi i confini internazionali sia in ingresso che in uscita, non solo per i viaggiatori e gli stranieri residenti permanenti ma anche per i cittadini australiani. Vige l’obbligo rigorosissimo di quarantena di 14 giorni in strutture designate dalle Autorità locali (in genere hotel) per il limitato numero di persone a cui viene concessa l’esenzione, autorizzate caso per caso.

Giappone (QUARANTENA)

Le persone provenienti dall’Italia dovranno essere poste in isolamento per i primi tre giorni dal loro arrivo in una struttura indicata dalle autorità di quarantena giapponesi. Le regole prevedono che si resti confinati in una stanza di hotel di dimensioni ridotte, con i pasti forniti dalle autorità di quarantena, senza alcun contatto diretto con l’esterno. Al terzo giorno verrà condotto un ulteriore test, a cura delle Autorità giapponesi, e in caso di risultato negativo le persone potranno raggiungere, senza utilizzo di mezzi pubblici, il luogo da loro prescelto per terminare il periodo di auto-isolamento fiduciario di 14 giorni. Quanti risulteranno positivi dovranno osservare i protocolli sanitari che verranno indicati dalle competenti Autorità giapponesi.

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