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A Natale si viaggia col Green pass, le regole per l’Italia e l’estero

Anche nel periodo delle vacanze natalizie, lo strumento indispensabile sarà il Green pass. Lo stato di emergenza, in scadenza il 31 dicembre, e quindi la domanda è, come comportarsi per i viaggi in Italia e all’Estero?

Partiamo dagli hotel, poi le piste da scii

Per gli alberghi, come ricorda Il Messaggero, il problema dei turisti è limitato. Gli hotel non hanno, infatti, l’obbligo di chiedere la certificazione verde agli ospiti, salvo che per pranzare o cenare nei casi in cui la struttura preveda la possibilità di ricevere al suo interno anche ospiti esterni. Altra questione sono le piste da sci, dove invece il Green pass è obbligatorio per accedere agli impianti di risalita.

Viaggi all’estero per Natale, come si fa?

Per quanto riguarda le vacanze all’estero è necessario controllare frequentemente le liste stilate dal ministero degli Esteri e della Salute. Ad oggi tra i Paesi per cui non sono previste limitazioni sugli spostamenti sia in entrata che in uscita figurano per esempio Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera. Per quanto riguarda chi arriva o torna dai Paesi dell’Elenco D, che oltre a Stati Uniti e Regno Unito ospita tra gli altri Australia, Canada, Cile, Giappone e Israele, non è previsto l’obbligo di isolamento fiduciario di cinque giorni per chi esibisce un tampone negativo effettuato nelle72 ore prima e il certificato vaccinale. Per i Paesi citati nell’elenco E, ossia gli Stati non indicati nelle altre liste, gli spostamenti in entrata e in uscita sono autorizzati solo per determinate motivazioni, ma non per turismo.

Le misure anti-Covid, non si abbasseranno nemmeno per le festività

La possibile proroga del Green pass rientra nel piano del governo per convincere gli italiani a vaccinarsi e poter ridurre così le restrizioni. Per il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è necessario arrivare a una quota di vaccinati pari al 90% della popolazione prima di poter iniziare ad attenuare le principali misure anti-Covid. Al momento circa l’83% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, mentre l’86% ha ricevuto almeno una dose.