“I residenti sono qui presenti, ovviamente gli siamo vicini in questo momento di disagio e stiamo cercando di risolvere nel più breve tempo possibile i problemi che in questo momento li affliggono. Noi abbiamo già iniziato la riattivazione nella zona di via Santa Sofia e di viale Andrea Doria nonchè al Policlinico, che era senza gas. Già 500 utenze sono stata riattivate in quella zona. E’ un’attività complessa, perché prima bisogna verificare e i Vigili del Fuoco ci stanno addosso perché i controlli devono essere abbastanza attenti. Non possiamo riaprire il gas se non abbiamo le intere condotte in sicurezza, per evitare che possano succedere episodi tipo l’esplosione che c’è stata. Fatto questo, riattiveremo il gas”.
Con queste parole il presidente della Catania Rete Gas, Gianfranco Todaro, ha fatto il punto della situazione durante un incontro tenutosi oggi all’innesto tra viale Tirreno e via Galermo, nelle vicinanze del punto in cui lo scorso 21 gennaio avvenne la fuga di gas che portò al crollo di una palazzina nell’adiacente via Fratelli Gualandi. Presenti anche i residenti della zona, alcuni dei quali senza più le loro casa e il membro della segreteria nazionale del Partito Democratico ed ex consigliere di circoscrizione, Mirko Giacone.
Todaro (Catania Rete Gas): “Speriamo di riattivare altre utenze tra lunedì e martedì”
I lavori di ripristino della conduttura del gas procedono comunque e “lunedì – prosegue Todaro – mi auguro che partiremo, proprio perché i Vigili del Fuoco ci hanno detto che nella zona di San Nullo venerdì saremmo ripartiti nella zona di San Nullo. Purtroppo nella verifica della condotte nella zona di San Nullo e Trappeto Sud sono state accertate delle piccole criticità, che tra ieri e oggi stiamo risolvendo. Per cui se non ci sono altre problematiche lunedì ripartiremo con la riattivazione, metteremo il gas e nella giornata di lunedì potremmo cominciare a riattivare le utenze. La riattivazione è una procedura complessa, perché richiede che i singoli contatori vengano sigillati e poi riaperti alla presenza dei abitanti degli appartamenti, in modo da permettere all’operaio di entrare dentro casa e verificare che non ci siano fumi. Quando si saprà che non ci sono rischi verranno riaperti singoli contatori”.
Per la zona di San Giovanni Galermo alta “mi auguro – aggiunge Todaro – che martedì potremo riattivare il gas. Le procedure saranno veloci perché noi abbiamo esternalizzato il servizio. Quattro operai sono rimasti feriti, qualcuno dal 31 gennaio è andato in pensione, per cui abbiamo pochissimi operai. Abbiamo un’attività quotidiana di altre fughe di gas che si verificano e che dobbiamo andare a risolvere. Abbiamo chiesto aiuto alle altre partecipate del Comune di Catania, abbiamo ricevuto operai da parte della Sidra, della Multiservizi e da qualche giorno anche da parte dell’ex Pubbliservizi, che ci ha mandato sette operai. Ho fatto appello alle partecipate per avere un grosso aiuto”.
“In viale Tirreno la procedura è più complessa. Ecco perché”
Permane l’attenzione sulle zone rosse, che necessitano di maggiore cura per evitare ulteriori pericoli.
“Stiamo procedendo – conclude Todaro – alla riattivazione delle utenze. Abbiamo già riattivato 500 utenze in via Santa Sofia, in viale Andrea Doria e nella parte bassa. Già sono state attivate e hanno il gas, però chiaramente dobbiamo procedere a zone, perché quando finiamo una zona ne iniziamo un’altra, per un fatto appunto di sicurezza. Siamo già pronti per lunedì con la riattivazione della zona di San Nullo e Trappeto Sud. Mi auguro di cominciare già martedì con la zona di San Giovanni Galermo alta. In viale Tirreno siamo nei pressi della zona rossa e la riattivazione è un po’ più complicata, perché stiamo annullando il tratto di tubazione di media pressione coinvolto nell’esplosione per creare in seguito una conduttura alternativa. Questo richiederà un po’ più di tempo perché la zona è ancora sotto sequestro”.
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