“Dobbiamo rompere gli schemi e riformare la nostra Sicilia”. Chiaro e coinciso Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di “Sud chiama Nord” che, questa mattina, presso il Palazzo Minoriti, sede Ars di Catania, ha presentato il progetto portato avanti dal suo partito intitolato “Governo di Liberazione”. Al termine della conferenza stampa, ai microfoni del Quotidiano di Sicilia, De Luca ha spiegato nei particolari obiettivi e finalità a breve e lungo termine dell’iniziativa.
L’intervista a Cateno De Luca: “Puntiamo alla riforma della pubblica amministrazione siciliana”
“Puntiamo a fare quel lavoro indispensabile per la Sicilia – esordisce il sindaco del Comune di Taormina – Ovvero riformare i sistemi principali della pubblica amministrazione, avendo soprattutto il coraggio di effettuare una ricognizione approfondita sugli effetti di alcune riforme come quella attuata nel 2009 sulla Sanità. Verificheremo se quel modello abbia portato a dei risultati concreti, oltre a quelli meramente contabili, in quanto non si può pensare che la sanità siciliana possa essere soltanto una questione ragionalistica.Bisogna analizzare il rapporto con la pubblica amministrazione, che le recenti vicende giudiziarie hanno posto in evidenza: si tratta di un sistema malato. Sottolineo, inoltre, che un altro punto su cui vorremmo lavorare ed incidere è il rapporto tra le autonomie locali e la struttura regionale. Tutto questo va inserito in norme di vera semplificazione per velocizzare la spesa in una questione che afferisce al sistema autorizzatorio degli uffici regionali e periferici spesso collegate a fenomeni di raccomandazione per far passare le pratiche da una scrivania ad un’altra, provocando danni ad investimenti importanti. Noi vogliamo sconfiggere quello che vorremmo definire come ‘pizzo legalizzato’. La nostra azione proporrà riforme strutturali affinché tutto ciò venga eradicato all’interno dei palazzi principali”.
“Caso Cuffaro? Vi dico la mia”
Il leader di “Sud chiama Nord” si è poi soffermato sulla bufera che sta coinvolgendo l’ex governatore regionale, Totò Cuffaro, e il deputato e coordinatore regionale di “Noi Moderati” Saverio Romano: “Io ho vissuto 17 processi e 2 arresti, ma sono orgogliosamente incensurato perché ho lottato e non sono mai scappato dalle vicende giudiziarie – dichiara De Luca – Ricordo che in occasione del rinvio a giudizio nel luglio 2012, mi sono immediatamente dimesso dal Parlamento per una mia scelta etica. Penso sempre che quando ti devi difendere, è meglio evitare di strumentalizzare o far strumentalizzare il proprio ruolo. Sull’inchiesta attualmente in corso, non mi soffermo e mi limito a ringraziare la Magistratura per il lavoro che sta svolgendo. Non esprimo giudizi o sputo sentenze, a differenza di altri. E’ ovvio che c’è un aspetto diverso inerente all’etica nelle Istituzioni, piegate a certe logiche. Questo è emerso dalle ultime dinamiche giudiziarie. Ci permettiamo di dire che ci sono state delle reazioni del governo Schifani che non bastano: non è sufficiente sostituire. Non si possono usare due pesi e due misure: occorre avere una visione coerente su dinamiche simili. Il nostro intendimento è quello di modificare le regole del gioco o d’ingaggio che disciplinano il rapporto tra la politica e la burocrazia: chiediamo una revisione totale di queste regole”.
“Reagiamo alle intimidazioni studiando: ecco perché ho regalato la pompa diserbante a Schifani”
“Non costringeteci a studiare ancora di più”, ha concluso in conferenza stampa Cateno De Luca. Ma cosa significa? Ecco cosa risponde il primo cittadino di Taormina: “Rispetto a quelle che sono le reazioni di certe lobby in relazione a nostre iniziative, diciamo “non costringeteci a studiare” per non farci intimidire da un tentativo di smantellare norme che noi abbiamo fatto. Non molliamo la presa: rispetto agli accerchiamenti, reagiamo studiando di più, portando fino in fondo le nostre battaglie. I nostri non sono slogan, a differenza di altri che vivono di like. Vogliamo portare a termine l’opera di bonifica della Regione: per questo abbiamo regalato la pompa col diserbante al Presidente Renato Schifani affinchè possa utilizzarla presto e sempre più spesso”.
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