Un disastro, impossibile descrivere quanto accaduto in altri termini. Un disastro che, miracolosamente, non si è però trasformato in tragedia. L’esplosione avvenuta nella serata di ieri a San Giovanni Galermo, causata da una maxi fuga di gas mentre erano in corso riparazioni su diverse tubature dopo le segnalazioni di alcuni residenti della zona, ha provocato il crollo di un’intera palazzina in via Fratelli Gualandi. Il bilancio parla di 14 feriti, di cui 6 ricoverati in ospedale con due di essi in codice rosso: nessuno sarebbe in pericolo di vita. Tra i feriti si contano anche due vigili del fuoco investiti dall’onda d’urto provocata dall’esplosione che non hanno riportato gravi conseguenze ed anche tre tecnici della Catania Rete Gas intervenuti per la perdita segnalata nella zona di cui parlavamo in apertura.
Oltre 120 persone evacuate dal quartiere di San Giovanni Galermo
Oltre ai feriti, almeno 120 persone sono state evacuate dalla zona, tra cui una cinquantina di degenti di due strutture di assistenza vicine: una casa di riposo e l’Opera diocesana di assistenza (Oda). Secondo le prime informazioni 25 persone evacuate sono state sistemate, 10 sono state affidate al servizio sanitario. Gli altri in parte ospitati da parenti e in attesa di sistemazione, mentre altri ancora trasportati all’Hotel Nettuno.
Nessun disperso: il grande sospiro di sollievo
Durante le operazioni nella concitata serata di ieri, si era vissuta grande preoccupazione per l’irreperibilità di un residente della zona. L’uomo, per diverse ore irrintracciabile, aveva fatto temere il peggio. Poco dopo le ore 23.30, però, la lieta notizia: la persona, infatti, si era allontanata volontariamente dopo il primo boato avvenuto nel tardo pomeriggio, non venendo fortunatamente coinvolto nel crollo della struttura. Il suo telefono, scarico, aveva reso di fatto impossibile rintracciarlo. Rimasta ferita, invece, la madre che si trovava all’interno della propria abitazione al momento del collasso della palazzina: la donna ha riportato un trauma cranico ed una frattura scomposta alla caviglia da risolvere chirurgicamente.
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