Ma voi lo sapevate che a Catania è presente l’azienda eletta migliore del Sud Italia, nonchè quarta in tutta la Penisola, in merito alla qualità del lavoro per i propri dipendenti? Ebbene sì, all’Halley Sud di Aci Castello si lavora meglio rispetto a tutte le altre attività presenti nel Meridione e, praticamente, anche nel resto del Belpaese. A conferire il riconoscimento è stato “Great Place to Work Italia”, ente che studia le migliori caratteristiche dei luoghi di lavoro a livello internazionale. Il Quotidiano di Sicilia ha quindi deciso di andare a fare un tour all’interno dello stabilimento Halley, il quale si affaccia sul meraviglioso scenario dei Faraglioni che s’intravedono sullo sfondo in un panorama da brividi. Ma, anche all’interno, si lavora, bene, in armonia ed in gruppo, con il giusto mix tra giovani e più anziani che favorisce sia la cooperazione quanto la produttività.
L’intervista al CEO Gianluigi Cerami: “Ecco perchè siamo stati premiati”
Ai microfoni del QdS è intervenuto il CEO di Halley Sud, Gianluigi Cerami, che c’ha raccontato le peculiarità che hanno portato in alto la sua azienda: “Qui è come essere in una grande famiglia – esordisce Cerami – L’Halley Sud è un’azienda a struttura piatta, cioè non ci sono livelli gerarchici e c’è pochissima burocrazia. Così cerchiamo di fluidificare la comunicazione e portare avanti le iniziative in modo che chiunque possa partecipare al cambiamento, che rappresenta uno dei nostri valori fondamentali. Siamo un’azienda che vorrebbe attirare i giovani anche dal resto d’Italia – magari richiamare i catanesi che sono andati fuori – che qui troverebbero un’organizzazione che non ha nulla che invidiare alle più grandi imprese d’Italia. C’è pero spazio anche per i vecchietti come me (ride n.d.r.)”.
I servizi per i dipendenti della Halley Sud
Quello che caratterizza l’Halley Sud di Aci Castello è il numero di servizi e confort offerti ai propri dipendenti durante i propri orari di lavoro. All’interno della sede, infatti, madri e padri di famiglia ad esempio possono portare anche i figli al di fuori dell’orario scolastico: “Si, i genitori che lavorano qui hanno la facoltà, quando non c’è scuola o non ci sono grest, di portare qui i propri bambini. Tra questi ci sono anche io che sono padre di due figli. Abbiamo anche tanto altro per i lavoratori della Halley: nella struttura, infatti, è presente una cucina, una palestra, un orto e tanti altri servizi per farli sentire praticamente a casa. Noi privilegiamo il lavoro in presenza ma permettiamo anche lo smart working ed inoltrare i dipendenti incassano una percentuale sostanziale dei premi aziendali che, accorpati allo stipendio, contribuiscono a dare tanta serenità alle famiglie”.
La storia di Borys
Tra i ragazzi che ogni giorno si danno da fare all’Halley Sud c’ha colpito la storia di Borys Guglielmino, insegnante di Informatica, che ha deciso di lasciare la cattedra per sposare il progetto guidato da Gianluca Cerami: “Quello che differenzia la Halley rispetto a tante altre aziende è la serenità – dichiara il giovane – Quando la domenica penso che il lunedì dovrò andare a lavoro non sono esausto al pensiero, ma al contrario contento. Il clima familiare e lo stare insieme ci differenziano da tutti gli altri. Io ho conseuguito la laurea in Ingegneria Informatica e l’azienda mi aveva permesso di conciliare lo studio con il lavoro. Poi, dopo, aver ottenuto una cattedra in un Istituto e quindi guadagnato il cosiddetto “posto fisso”, ho scelto di ritornare qui perchè, ripeto, non mi ero mai trovato così bene in un luogo di lavoro come accade invece all’Halley”.
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