Per stimolare il rientro dei cervelli fuggiti all’estero, implementare il lavoro agile e agevolare il sistema immobiliare, la Sicilia punta la carta degli incentivi. Lo fa con una noma approvata in commissione Bilancio dell’Ars e inserita nella manovra di stabilità che arriverà in aula nei prossimi giorni.
Cosa prevede l’incentivo
E’ previsto il rimborso del 50% dell’Irpef dichiarata ed effettivamente versata a favore delle persone fisiche che trasferiscono la loro residenza dall’estero in Italia, acquistano o ristrutturano un immobile ricadente in uno dei comuni nella Regione Sicilia ed eleggono il proprio domicilio fiscale sul territorio regionale. In particolare, la norma si rivolge alle persone fisiche che trasferiscono la residenza dall’estero in Italia e stabiliscono il domicilio fiscale in Sicilia; acquistano un immobile o realizzano interventi edilizi in Sicilia entro 12 mesi dal trasferimento; percepiscono redditi di lavoro dipendente, redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente o pensioni imponibili in Italia; mantengono il domicilio fiscale in Sicilia e la proprietà dell’immobile acquistato o ristrutturato sino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di trasferimento della residenza. Il contributo pari al 50 per cento dell’Irpef che il lavoratore ha dichiarato e pagato in ogni caso non può essere superiore a 100 mila euro annui ed è riconosciuto per le prime tre annualità dal trasferimento.
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