Vigilanza al Capodanno di Catania, integrazione della Regione

Concerto di Capodanno a Catania, serve vigilanza armata: fondi dalla Regione

Concerto di Capodanno a Catania, serve vigilanza armata: fondi dalla Regione

Simone Olivelli  |
lunedì 30 Dicembre 2024

Bocciata la proposta del Corpo forestale. Ecco perché la Regione ha deciso di integrare il contratto con Radiomediaset spa.

Si potrebbe pensare sia dipeso dai recenti fatti di cronaca relativi al saccheggio di auto in sosta, e al più generale e diffuso fenomeno della microcriminalità che da tempo rende Catania tra le città meno sicure specialmente per i turisti, ma i motivi che hanno portato la Regione Siciliana a integrare il contratto con Radiomediaset spa in vista del concerto di fine anno che si terrà a piazza Duomo sono altri.

Il provvedimento è stato firmato questa mattina dalla dirigente generale del dipartimento del Turismo e dello Spettacolo Maria Concetta Antinoro e segue una richiesta della società a cui è stata affidata l’organizzazione dell’evento musicale che accompagnerà l’ingresso del 2025 e che sarà trasmesso su Canale 5.

La somma stanziata servirà a pagare un servizio di vigilanza armata fino al 2 gennaio quando le troupe lasceranno Catania.

Vigilanza armata al Capodanno di Catania, integrazione della Regione

Le interlocuzioni tra Radiomediaset Spa – unica società che ha risposto alla manifestazione d’interesse pubblicata a novembre dalla Regione, ma in un momento in cui a Catania e non solo già circolava con certezza la voce riguardante chi avrebbe organizzato il concerto di fine anno – sono partite già nelle scorse settimane.

La proposta fatta pervenire dalla società organizzatrice alla Regione conteneva tutto il necessario salvo i cosiddetti “servizi a terra”, ciò che concerne il piano sanitario, la sicurezza e la guardiania. A dare il proprio contributo alle prime due voci sarà chiaramente il Comune di Catania, mentre per quanto riguarda la vigilanza dell’area in cui si svolgerà il concerto e delle zone limitrofe è stato necessario trovare una soluzione.

A farsi avanti, il 18 dicembre, era stato il Corpo forestale. Dagli uffici dell’Ispettorato ripartimentale di Catania era stata resa nota “la propria disponibilità, dalle ore 6 del 26 dicembre fino al 3 gennaio”, mettendo a disposizione “un equipaggio armato costituito da due unità di personale in divisa” da tenere a piazza Duomo il giorno e la notte.

L’Assessorato, tuttavia, ha ritenuto non all’altezza delle esigenze l’offerta. “Il servizio di guardiania, che la Regione Siciliana si impegnava ad assicurare per il tramite del Comando Corpo Forestale – Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania – si legge nel decreto di questa mattina – si è rivelato insufficiente per far fronte alla sicurezza di persone e strumentazioni in fase di installazione”.

Da qui la necessità di rivolgersi ai privati, dando il via libera alla stessa società organizzatrice di individuare la ditta che fornirà i vigilantes armati. “Ritenuto, per ragioni di sicurezza, di autorizzare in via di urgenza Radiomediaset a provvedere direttamente all’acquisizione del servizio di guardiania a presidio dei punti sensibili, fermo restando che la Regione deve farsi carico dei relativi oneri, come previsto negli accordi precedenti la stipula del contratto”, si legge nel preambolo del provvedimento.

Da parte di Radiomediaset, che ha fatto sapere di avere avviato la ricerca “per il tramite dei propri subappaltatori”, è arrivato un preventivo da 24.126,72 euro, compreso di Iva, per l’utilizzo H24 “di personale in numero variabile da quattro a dieci unità” e che è stato ritenuto congruo dalla Regione.

I costi

Finanziato dal governo Schifani con l’obiettivo di promuovere la Sicilia sfruttando la visibilità che l’evento ha tradizionalmente nelle case di chi attende il countdown davanti al televisore, il concerto di fine anno sarebbe dovuto costare alle casse della Regione un milione e mezzo di euro più Iva. Adesso a questa cifra bisognerà aggiungere i costi per la guardiania.

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