A meno di un anno dalla sua nomina ad amministratore delegato di Crédit Agricole Italia, Hugues Brasseur ha scelto la Sicilia come prima tappa del suo roadshow nel Paese. Una scelta simbolica che coincide con il primo anniversario di Le Village by CA Sicilia, l’hub dell’innovazione inaugurato lo scorso 29 ottobre in via Ursino, a Catania. In poco meno di dodici mesi, il Village ha raddoppiato il numero di start up incubate sotto l’Etna, diventando un punto di riferimento per imprese e giovani innovatori del territorio.
Il gruppo Crédit Agricole in Sicilia conta 170mila clienti, con 6,5 miliardi di masse intermediate, in crescita del 3,6%, e 1,6 miliardi di impieghi. Sono 68 le filiali distribuite nelle nove province dell’isola. Il gruppo ha inoltre erogato 48 milioni di euro in mutui, con un incremento del 4% rispetto a giugno 2024, superando in Sicilia la media di crescita complessiva del gruppo a livello nazionale.
Le Village by CA Sicilia, un anno di progetti e crescita
Anche questi numeri hanno portato Brasseur a Catania e in Sicilia, regione in cui il gruppo francese vede una concreta prospettiva di sviluppo. “È chiaro che, all’interno della banca, la Sicilia rappresenta una possibilità di crescita. Possiamo essere più a servizio del territorio, senza imporre modelli esterni. Il cuore di tutto questo è l’innovazione – ha dichiarato l’ad – senza, oggi, non si va avanti”.
Brasseur ha ricordato come il gruppo, presente nell’isola da solo quattro anni, punti ad una conoscenza diretta del tessuto locale: “In Sicilia siamo in crescita e stiamo acquisendo quote di mercato. La sfida è conoscere la specificità locale. L’energia, in particolare – per un esempio – quella fotovoltaica, è al centro di un nuovo modello economico e la Sicilia è già parte di questa potenza esportatrice”.
Con la Sicilia un rapporto importante
Tra Crédit Agricole e la Regione Siciliana è nata una veloce familiarità. “Sembra che siamo qui da vent’anni – ha ammesso il condirettore generale Roberto Ghisellini – in altri territori abbiamo fatto più fatica, ma in Sicilia una realtà come Le Village è diventato un successo. Gli imprenditori hanno investito capitale e fiducia: e la fiducia, in economia, si traduce in numeri”.
Il dibattito a tre condotto dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore è stato aperto da Elita Schillaci, presidente del Comitato Territoriale CA.
“Siamo un momento di reciproca conoscenza – ha esordito ricordando la nomina recente di Brasseur -. Spesso la Sicilia è individuata per temi che non la esaltano, ma questo territorio è ricchissimo. Questa isola è parte di una Europa dove si stanno concentrando importanti investimenti nel settore dell’energia e non è un caso che questi investimenti siano qui”. Riferendosi al particolare contesto geopolitico, Schillaci ha aggiunto: “È meglio affrontarlo con una rete solida come Crédit Agricole”.
Focus sul futuro
Ad apertura dell’incontro organizzato a Catania hanno parlato Filippo Corsaro, da Responsabile Direzione Regionale Sicilia, e Annarita D’Urso, da Managing Director Le Village by Ca Sicilia.
“C’è un fermento reale nel mondo dell’innovazione e dell’imprenditoria. Con il PNRR stanno arrivando investimenti importanti. La Sicilia è una regione in trasformazione. Con Le Village vogliamo intercettare e valorizzare questo slancio”. D’Urso ha ricordato la capacità dell’incubatore realizzato a Catania di “accorciare le distanze tra start up e imprese“. “Il territorio è fertile, le università sono state subito al nostro fianco e le aziende mostrano una grande voglia di innovare”. Oggi il Village a Catania conta 40 start up (partendo da 20), 16 aziende corporate e oltre 150 incontri tra imprese e nuove realtà imprenditoriali.
“Il senso del nostro lavoro – ha spiegato D’Urso – è accorciare le distanze e creare connessioni concrete. Abbiamo dato forma a un progetto che, in poco più di un anno, ha già raddoppiato il numero di start up e attratto realtà da tutta Italia e dalla Francia.
In un’ultima battuta sulla Sicilia, l’ad di Crédit Agricole Hugues Brasseur ha aggiunto: “Vedo molti più pregi che difetti. Ci sono imprenditori che si espandono all’estero, creano nuovi mercati, assumono giovani. Investire è un atto di coraggio, e noi continueremo a farlo”.
È Infine del gruppo bancario francese la donazione in payroll giving consegnata, al termine dell’appuntamento catanese, all’Associazione Bambaran di Catania e Spia di Palermo per sostenere progetti territoriali di sanità pediatrica. I collaboratori di Crèdit hanno rinunciato ai centesimi arrotondando all’euro inferiore all’importo della propria busta paga, mentre l’azienda ha aggiunto la parte rimanente per arrivare al valore dell’euro. Un gesto che ha permesso di raccogliere in Italia 1,3 milioni di euro donati per progetti benefici.
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