L’obiettivo è ripristinare la sede viaria, compromessa dalle frane che si sono succedute negli anni. Ripristino del manto stradale e realizzazione di un apposito muro di contenimento
ENNA – Da oltre dodici anni studenti e lavoratori pendolari sono costretti a percorrere la Strada provinciale numero 6 tra mille disagi e pericoli e ad affidarsi al buon senso e alla prudenza, dal momento che la corsia disponibile è solo una e, se non fosse già abbastanza, è ridotta in pessime condizioni.
Il tracciato infatti – unica via di fuga dal centro abitato – a seguito delle frane che si sono succedute nel corso degli anni presenta profonde fessurazioni della pavimentazione e cedimenti dei muri di sostegno. Una situazione insostenibile ma che negli anni, nonostante le promesse, è rimasta pressoché invariata.
Adesso, la Struttura contro il Dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha affrontato e sbloccato l’iter, “eliminando le lungaggini burocratiche – hanno sottolineato dagli uffici di Palermo – e ottimizzando le risorse”.
Gli Uffici, diretti da Maurizio Croce, hanno infatti finanziato per un importo di gara di ottantamila euro la progettazione esecutiva utile a mettere in sicurezza l’area, con la realizzazione di un muro di contenimento al km 7+500 e con il ripristino del manto stradale.
“È questo – hanno sottolineato dalla Regione – uno degli snodi più problematici, che collega Villarosa con la frazione di Villapriolo e con i Comuni di Nicosia e Calascibetta, con un tornante in condizioni a dir poco critiche: i movimenti franosi hanno provocato il crollo del muro di sottoscarpa per una lunghezza di oltre quaranta metri e della carreggiata, ma fenomeni di erosione accelerata del suolo riguardano tutto il versante e sono dovute a infiltrazioni di acqua nel sottosuolo. Le soluzioni tecniche prevedono la ricostruzione del muro franato con uno di sostegno in cemento armato su pali, unitamente alla sistemazione della sovrastruttura stradale”.
In questa caldissima e per certi versi anomale estate, dunque, una buona notizia per quanto riguarda il fronte sicurezza e lavori pubblici. Adesso si spera che l’iter possa seguire il percorso più breve possibile e che la burocrazia, come purtroppo accade frequentemente, metta i suoi bastoni tra le ruote di questi importantissimi interventi.