Milano, 4 ott. (askanews) – L’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto lancia la quindicesima edizione di “Alba Vitae”, iniziativa benefica che ogni anno sostiene una realtà del territorio attraverso la vendita di un vino in tiratura limitata. Per il 2025 la delegazione di Rovigo ha scelto il Trento Doc Brut dell’azienda Albino Armani di Dolcé (Verona), con una produzione di 400 magnum destinate a finanziare le attività dell’associazione Gli Occhi di Bea.
L’associazione, nata in memoria di Beatrice Stellin, scomparsa a 7 anni, promuove una rete di supporto per le famiglie con bambini e ragazzi con esigenze speciali. I proventi dell’edizione 2025 saranno destinati a un progetto che prenderà avvio nel 2026 e che, grazie allo sport, mira a favorire l’inclusione sociale, coinvolgendo diverse realtà del territorio rodigino.
La presentazione ufficiale è in programma domenica 12 ottobre al Parco dei Piccoli Angeli di Canale di Villadose (Rovigo), durante la terza edizione dell’evento “Gli Occhi di Bea”. In quell’occasione AIS Veneto illustrerà l’iniziativa solidale e gli obiettivi del progetto.
“‘Alba Vitae’ cresce di anno in anno, dimostrando come la cultura del vino possa essere veicolo di un messaggio importante di solidarietà” spiega Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto. “Iniziative come questa e altre messe in campo dalla nostra associazione sono il segno tangibile del nostro radicamento nel territorio. Non solo attraverso il vino, che racchiude conoscenza, convivialità e tradizione, ma anche con l’impegno sociale, tra i valori fondamentali della nostra associazione”.
“Quando la delegazione AIS Rovigo ci ha contattati per ‘Alba Vitae’ la nostra associazione era nata da poco” aggiunge Stefania Pasqualin, presidente di Gli Occhi di Bea, spiegando che “essere stati scelti è stato un onore. Il significato del nome, rinascita e bellezza, ci ha fatto pensare a una sinergia autentica: trasformare una situazione difficile in forza e sorrisi. Con il progetto che presenteremo – conclude Pasqualin – intendiamo creare percorsi di inclusione attraverso lo sport, in collaborazione con Polisportiva Csi Rovigo e altre realtà del territorio, per inserire bambini e ragazzi con esigenze speciali in attività che valorizzino le differenze e favoriscano la crescita personale e sociale”.

