Milano, 18 dic. (askanews) – La cooperativa abruzzese Cantina Tollo chiude l’esercizio 2024/2025 con un forte incremento del valore della produzione, che cresce del 35% e raggiunge i 46.560.479 euro, contro i 34.425.400 euro dell’annata precedente. Un risultato che si riflette direttamente anche sulla remunerazione dei soci conferitori, con il prezzo medio riconosciuto per quintale di uva che sale dell’11%, passando da 47,69 a 53,23 euro. I dati di bilancio sono stati presentati nel corso dell’annuale Assemblea dei soci durante la quale è emersa una crescita significativa anche del fatturato, pari a 41.354.969 euro, con un incremento del 20% rispetto all’esercizio precedente.
Nel commentare i risultati dell’esercizio, il presidente Gianluca Orsini ha sottolineato che “il contesto attuale è complesso ma siamo rimasti saldi, continuando a lavorare con serietà e competenza, con quella determinazione che da sempre ci contraddistingue”. Orsini ha evidenziato che “la crescita registrata nel corso dell’anno è frutto del lavoro dei soci conferitori, che continuano a credere nel valore del territorio nonostante il clima incerto e i mercati difficili”. Il presidente ha quindi rimarcato il valore identitario dell’attività della cooperativa, spiegando che “ognuno di noi è un anello fondamentale di una storia che dura da decenni e che rappresenta l’Abruzzo nel mondo: i vini che nascono qui sono ambasciatori della nostra identità”.
Attualmente la realtà teatina conta circa 625 soci e gestisce una superficie vitata di circa 2.500 ettari, collocati in un territorio storicamente vocato alla vitivinicoltura. Dimensioni che contribuiscono a consolidarne la posizione tra le realtà cooperative più strutturate del settore vitivinicolo italiano.
Durante l’Assemblea sono stati presentati anche il bilancio di sostenibilità, il quarto redatto dalla cooperativa tollese, e le linee di sviluppo future della cooperativa. Tra queste, particolare attenzione è stata dedicata alle iniziative legate alla promozione del territorio, considerate strategiche per rafforzare il legame tra produzione vitivinicola e comunità locale.
Sul futuro della cooperativa, Orsini ha concluso affermando che “continueremo a lavorare per dare valore alla nostra terra, per creare opportunità che trattengano qui i giovani, per essere un punto di riferimento credibile, forte e umano”. Il presidente ha infine ribadito la natura del modello cooperativo, sottolineando che “una cooperativa non è un’azienda come le altre: è un patto di fiducia, una promessa, una comunità che vive, respira e cresce insieme al luogo in cui opera”.

