Milano, 5 set. (askanews) – Nei Colli Euganei (Padova) è in pieno svolgimento la vendemmia 2025, iniziata con un anticipo di circa una settimana rispetto alla media degli ultimi anni. Dopo la raccolta del Moscato, è ora la volta del Serprino, mentre per le uve bordolesi a bacca nera, destinate ai rossi della Denominazione, occorrerà attendere ancora alcuni giorni.
Lo stato sanitario delle vigne è giudicato positivo: non si registrano problemi di peronospora o oidio, le principali minacce fitosanitarie della stagione. Le piogge dei giorni scorsi hanno comportato soltanto qualche rinvio logistico della raccolta, senza conseguenze sulla qualità. Per le varietà tardive, l’acqua ha rappresentato una riserva utile dopo le alte temperature di agosto.
Secondo il Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei, se le condizioni meteo si manterranno stabili nelle prossime settimane, la maturazione potrà completarsi in modo regolare, con grappoli in grado di concentrare aromi e zuccheri. Le notti fresche e le giornate miti stanno contribuendo a un equilibrio favorevole, in particolare nella zona meridionale dei Colli, caratterizzata da una piovosità minore. Le previsioni indicano quindi un’annata di buona qualità, con uve bianche che presentano livelli interessanti dal punto di vista enologico. La produzione complessiva sarà leggermente inferiore alla media, come spesso accade negli anni di vendemmia anticipata. Per un bilancio definitivo sarà necessario attendere la raccolta delle varietà tardive, in particolare dei vitigni a bacca rossa, che definiranno il quadro complessivo della vendemmia 2025 nei Colli Euganei.
Il territorio mantiene una forte identità legata ai suoi vitigni storici. Il Serprino, varietà autoctona parente del Glera, è da secoli coltivato sui pendii dei Colli Euganei ed è considerato una delle espressioni più caratteristiche della Denominazione, soprattutto nella tipologia frizzante. Accanto ad esso, a partire dal XIX secolo si sono diffuse le varietà bordolesi importate dalla Francia, come Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, che hanno trovato nell’area un ambiente adatto e danno vita ai rossi strutturati oggi riconosciuti a livello nazionale. Questo intreccio tra autoctono e internazionale ha definito l’identità enologica dei Colli Euganei, caratterizzandone la produzione sia nei vini bianchi sia nei rossi da invecchiamento.
Il Consorzioi, con sede a Vo’ (Padova), rappresenta oltre 40 Cantine associate tra aziende agricole e cooperative delle Denominazioni Doc Colli Euganei e Colli Euganei Fior d’Arancio Docg. Il comprensorio vitivinicolo interessa 15 Comuni della provincia di Padova, con una superficie vitata che supera i 3.000 ettari e una produzione media di circa 10 milioni di bottiglie l’anno.

