Milano, 1 set. (askanews) – Il Consorzio Tutela Lugana Doc ha annunciato un calendario autunnale di eventi in Italia e all’estero, con l’obiettivo di consolidare la presenza del vino gardesano sui mercati internazionali e proseguire un percorso di internazionalizzazione avviato negli ultimi anni.
Il programma prende avvio con il “Lugana Sunset Tour”, che si svolgerà il 4 settembre a Milano Marittima, il 5 a Jesolo e il 7 a Follonica. Ogni tappa prevede degustazioni di oltre 15 etichette, la presenza di sommelier e incontri con i produttori, accompagnati da momenti conviviali.
Il 13 settembre il Consorzio parteciperà alla “Vendemmia Reale” di Torino, all’interno del Palazzo Reale e dei Giardini Reali, con una masterclass dedicata alle due tipologie Lugana Annata e Riserva, oltre a un desk consortile per le degustazioni.
La dimensione internazionale del progetto si aprirà il 27 settembre a Ginevra, in occasione del Gala della Camera di commercio italiana, che ospiterà anche la presentazione del programma di Regione Lombardia per Milano-Cortina 2026.
Seguiranno altri appuntamenti europei: il 22 ottobre a Vienna con una masterclass curata da Christian Bauer e il 24 ottobre a Monaco di Baviera con il “Lugana Festival” organizzato in collaborazione con la rivista Falstaff. L’iniziativa vedrà la partecipazione di circa 40 produttori con degustazioni guidate e un programma di incontri con operatori e appassionati.
Sul fronte extra europeo, il mercato britannico sarà coinvolto l’11 settembre con un webinar guidato da David Way. Negli Stati Uniti, dal 29 settembre al 2 ottobre, una delegazione di giornalisti visiterà il lago di Garda tra cantine e percorsi culturali. Il tour si concluderà con la presenza del Consorzio a Vinitaly Chicago, in programma il 5 e 6 ottobre.
“Abbiamo scelto un calendario autunnale che alterna attività sul territorio e appuntamenti internazionali” spiega Edoardo Peduto, direttore del Consorzio Lugana, sottolineando che “il Lugana deve essere raccontato con un approccio capace di andare oltre il vino e di mettere al centro esperienze e valori condivisi”.