Milano, 2 set. (askanews) – La Sicilia torna al centro della scena enologica internazionale. Per quattro giorni, Catania ospiterà il “Concours Mondial de Bruxelles” – Sessione vini dolci e fortificati, organizzato da Vinopress e PRC Repubbliche, in collaborazione con la Regione Siciliana, assessorato dell’Agricoltura e con l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia (Irvo).
L’evento accoglierà produttori, enologi, giornalisti e degustatori internazionali, trasformando la città in un palcoscenico globale dedicato a vini che non sono soltanto eccellenze produttive ma anche espressioni culturali delle comunità. Il programma prevede quattro giornate di degustazioni, masterclass e incontri tematici. Tra gli appuntamenti più rilevanti, la tavola rotonda sul percorso di riconoscimento Unesco dei vini della Sun Belt Zone (Marsala, Jerez e Samos): un progetto di diplomazia culturale che mira a riconoscere il valore universale di tradizioni enologiche che hanno segnato la storia del Mediterraneo.
Grande spazio sarà dedicato anche all’innovazione e alla sostenibilità, con focus su cambiamento climatico, biodiversità e valorizzazione dei vitigni autoctoni come risorse strategiche per il futuro della viticoltura mediterranea. Le masterclass saranno condotte da Pietro Russo MW e dall’enologo Giuseppe Figlioli, in un percorso sensoriale che unisce sapere tecnico, divulgazione e cultura.
“Siamo orgogliosi di portare a Catania la sessione dedicata ai vini dolci e fortificati del Concours Mondial de Bruxelles” dichiara Baudouin Havaux, presidente del Concours Mondial de Bruxelles, perché la Sicilia è il luogo ideale per accendere i riflettori su vini che incarnano tradizione, innovazione e identità culturale. Il vino qui è cultura viva, frutto delle comunità che lo hanno custodito e tramandato”.
“La scelta di Catania come sede di questa sessione – aggiunge Salvatore Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana – è un riconoscimento al lavoro di viticoltori, enologi e comunità che hanno reso i vini dolci e fortificati patrimonio identitario della Sicilia. Con l’Irvo e l’assessorato sosteniamo questa iniziativa come opportunità di valorizzazione dei vitigni autoctoni, di apertura dei mercati esteri e di riflessione sulle sfide globali legate al clima e alla biodiversità. Questo evento – conclude – vuole essere un’occasione per raccontare al mondo una Sicilia autentica, proiettata al futuro e capace di trasformare il vino in consumo culturale e strumento di crescita”.
Per Giusi Mistretta e Vito Bentivegna, rispettivamente Commissario straordinario e Dg dell’Irvo, l’evento rappresenta anche una straordinaria occasione di promozione per l’enoturismo, l’economia locale e la cooperazione tra istituzioni, consorzi, produttori e operatori del settore. “La Sicilia custodisce un’identità enologica profonda e distintiva, che merita di essere raccontata su palcoscenici internazionali come questo” hanno affermato, aggiungendo che “l’Istituto, da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo dell’Isola, considera questa occasione una sfida e un’opportunità per ribadire che, anche nei segmenti più raffinati del mercato, la Sicilia è protagonista.”

