Milano, 21 dic. (askanews) – Torna alle OGR di Torino, il 26 e 27 gennaio 2026, “Grandi Langhe e il Piemonte del vino”, manifestazione professionale dedicata alle nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero e, più in generale, all’intero patrimonio vitivinicolo piemontese. L’evento nasce da un’iniziativa dei Consorzi Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani e del Roero ed è oggi supportato anche dal Consorzio Piemonte Land of Wine, con l’obiettivo di presentare in modo unitario l’eccellenza enologica delle colline e dei territori regionali.
La manifestazione si articolerà su due giornate di degustazioni riservate a operatori, stampa e professionisti del settore. I partecipanti avranno l’opportunità di incontrare produttori provenienti non solo da Langa e Roero, ma anche dalle principali aree vitivinicole del Piemonte, comprese le denominazioni dell’Alto Piemonte, del Monferrato e dell’Astigiano, oltre alle realtà specializzate nella produzione di spumanti Metodo Classico e Metodo Charmat.
L’edizione 2026 offrirà una rappresentazione ampia e articolata del territorio regionale. Alle OGR saranno presenti anche Cantine provenienti da aree come Tortonese, Ovadese, Chierese e Canavese, zone che stanno registrando una crescita in termini di valore, volumi e riconoscibilità. Hanno aderito 515 Cantine, di cui 379 provenienti da Langhe e Roero e 136 dagli altri territori vitivinicoli piemontesi.
Secondo Sergio Germano, presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, “Grandi Langhe rappresenta un momento fondamentale per il nostro territorio, una chiave di volta che fa della narrazione reale dei nostri vini il punto focale di un grande disegno di promozione internazionale”. Germano ha spiegato che l’evento è l’occasione per raccontare a buyer, professionisti e comunicatori italiani e internazionali “la qualità e la complessità dei nostri vini, frutto di un lavoro che nasce dal rispetto per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, dal 2014 Patrimonio Mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco”, sottolineando l’importanza del confronto diretto con il pubblico specializzato.
Accanto ai vini di Langa, saranno protagonisti anche quelli del Roero. Massimo Damonte, presidente del Consorzio Tutela del Roero, ha dichiarato che “si tratta di una vetrina strategica che negli anni è diventata uno degli eventi più rilevanti del vino in Piemonte e in Italia”. Damonte ha aggiunto che l’evento consente di dialogare con un pubblico internazionale attento all’origine e al racconto dei vini e che la presentazione unitaria del Piemonte rappresenta uno strumento adeguato per affrontare una fase complessa per il settore.
La manifestazione rientra nel progetto di promozione unitaria coordinato dal Consorzio Piemonte Land of Wine. Il presidente Francesco Monchiero ha sottolineato che “è un evento principe del vino in Piemonte e dimostra la forza della collaborazione fra i territori vitivinicoli”. Monchiero ha evidenziato come l’unione di Langa, Roero, Monferrato, Astigiano, Alto Piemonte, delle aree di Novara e Vercelli, del Torinese, del Pinerolese, del Canavese e delle altre denominazioni regionali, rappresentate da 14 Consorzi, offra un’immagine completa e aggiornata del patrimonio enologico piemontese. Secondo Monchiero, la crescita delle adesioni conferma la volontà del comparto di rafforzare la presenza del Piemonte sui mercati internazionali in una fase delicata per l’economia vinicola.
Alla manifestazione sarà dedicata una sala stampa riservata agli operatori dei media, con oltre 700 etichette in degustazione e l’assistenza di sommelier qualificati. Le degustazioni si svolgeranno in entrambe le giornate dalle 10 alle 19. L’accesso all’evento è riservato ai professionisti del settore e subordinato alla registrazione preventiva.

