Milano, 7 dic. (askanews) – Cantina Kurtatsch ha presentato a Cortaccia (Bolzano) l’edizione limitata “Soma XXV 2020” nell’ambito dell’evento “The Red Masters”, appuntamento dedicato alle varietà bordolesi e organizzato per celebrare il 25esimo anniversario del progetto “Soma” e i 125 anni della cooperativa. La nuova Riserva, “Alto Adige Merlot Cabernet Doc”, rappresenta un tributo a una delle etichette più emblematiche della Cantina, nata nel 2000 come cuvée celebrativa del centenario.
Soma vide infatti la luce come progetto di giubileo, frutto dei vigneti più caldi di Cortaccia. Andreas Kofler, presidente di Cantina Kurtatsch, ha ricordato questo percorso: “Soma è parte della nostra identità: nato come vino celebrativo, è diventato negli anni uno dei riferimenti di Cantina Kurtatsch. ‘Soma XXV’ celebra questo percorso di 25 anni, unendo esperienza, selezione e il carattere unico dei vigneti di Cortaccia”.
In occasione del doppio anniversario l’azienda ha scelto di realizzare una selezione ancora più rigorosa, “Soma XXV Riserva”, prodotta in 2.936 bottiglie e 182 Magnum. Le uve provengono dalle parcelle più calde dell’unità geografica aggiuntiva Brenntal, tra 220 e 300 metri di altitudine. La composizione è di Merlot all’80% e di Cabernet Sauvignon 20%, provenienti rispettivamente da terreni rossi argillosi con minerali e ossidi e da suoli ghiaiosi calcarei di dolomia. Il calore delle giornate e l’influsso delle brezze notturne provenienti dalla Mendola determinano uno stile che la Cantina descrive come caratterizzato da “aromi di frutta pienamente matura con una caratteristica freschezza alpina”. La selezione prevede rese di 35 ettolitri per ettaro e un affinamento di quindici mesi in barrique, nove mesi in botte grande e due anni e mezzo in bottiglia prima della commercializzazione.
L’edizione si presenta anche come oggetto da collezione. Dodici etichette differenti, ciascuna dedicata a un dettaglio del motivo completo di Soma e contrassegnate dalla numerazione romana “XXV”, sono raccolte in box di legno da tre bottiglie. Le dodici immagini ricompongono l’opera realizzata dall’artista altoatesina Sigrid Trojer per la prima annata del 2000, raffigurante Madre Natura nella forma della Vitis vinifera. L’edizione sarà disponibile in Cantina e in alcune, selezionate, enoteche e ristoranti.
Alla prima edizione di “The Red Masters”, evento rivolto al settore b2b, si sono ritrovate sei Cantine internazionali impegnate nella produzione di Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon: Le Macchiole, Petrolo, Tua Rita, Tenuta Guado al Tasso – Marchesi Antinori e il selezionatore Bastian Winkler con una scelta di Bordeaux di rilievo. La giornata ha previsto walk-around tasting e masterclass dedicate alle diverse interpretazioni territoriali delle varietà bordolesi. “Abbiamo organizzato questo evento in occasione del nostro 125esimo anniversario” ha raccontato Kofler, spiegando che “volevamo celebrare la nostra storia e la nostra competenza nella produzione di queste varietà, che coltiviamo e vinifichiamo con passione da oltre 100 anni”.
Il percorso di Cantina Kurtatsch dedicato alle varietà bordolesi risale alla fine degli anni Ottanta con la prima annata del “Freienfeld Cabernet Sauvignon Riserva” del 1988. Nel tempo la ricerca su queste uve e sul loro rapporto con il territorio ha portato a nuove produzioni e all’ampliamento della gamma, consolidando il ruolo della cooperativa con 190 soci nella lavorazione di Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. “Siamo convinti che queste varietà trovino qui a Cortaccia le condizioni ideali per vinificare vini di livello internazionale e con una particolare tipicità alpina” ha affermato Kofler, ricordando il ‘Freienfeld 1988’, il ‘Brenntal Merlot Riserva 1995’, il ‘Soma del 2000’ e il ‘Tres del 2015’, “ognuna dei quali rappresenta un’espressione diretta del territorio”.
Il legame tra le varietà bordolesi e l’antico borgo altoatesino è al centro anche della manifestazione biennale “Cortaccia Rossa”, in cui le produzioni locali da Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon vengono presentate e confrontate con altre realtà internazionali. Per l’azienda le altitudini comprese tra 220 e 900 metri impongano condizioni estremamente diversificate, tra suoli, esposizioni e microclimi, che guidano la ricerca delle migliori combinazioni tra vitigni e ambienti di coltivazione.
Foto: VinumConnect

