Milano, 21 mag. (askanews) – Violante Avogadro di Vigliano è il nuovo amministratrice delegata della più antica confetteria d’Italia, Pietro Romanengo fu Stefano, fondata a Genova nel 1780.
Violante Avogadro arriva da illycaffè dopo aver ricoperto ruoli di leadership strategica in aziende come Gucci, Ralph Lauren Home, Montblanc e Roger Vivier. Manager con una profonda sensibilità per l’identità dei brand, porta in Romanengo una visione imprenditoriale ampia e inclusiva, unita a una passione per l’artigianalità, l’innovazione e la sostenibilità. Con un percorso professionale a livello internazionale, riconosciuta da Forbes tra i “100 top managers in marketing and communication”, incarna una nuova generazione di leadership capace di leggere le dinamiche dei mercati in rapida evoluzione con uno sguardo attento allo sviluppo valoriale delle aziende e alla valorizzazione del capitale umano.
Il suo ingresso avviene in un momento cruciale per Romanengo, che oggi si trova in una fase di forte trasformazione e crescita. L’obiettivo è proiettare l’eredità e il savoir-faire di Romanengo nel futuro, mantenendo vivi i valori che la contraddistinguono da quasi due secoli e mezzo ma aprendosi a nuove sfide, nuovi linguaggi e nuove opportunità, anche sul piano internazionale. Tra i progetti imminenti l’apertura di un nuovo Salon de Thé nel cuore di Genova, accanto allo storico negozio di Soziglia risalente al 1814.
“Romanengo ha da sempre rappresentato per me un’eccellenza nel panorama gastronomico italiano un punto di incontro tra arte dolciaria, cultura e raffinatezza. La sua storia secolare, i suoi valori profondi e la qualità senza compromessi dei suoi prodotti mi hanno conquistata fin dal primo momento – commenta Violante Avogadro di Vigliano – Intraprendo questo nuovo percorso con entusiasmo e senso di responsabilità. Il mio impegno sarà quello di accompagnare questa straordinaria maison in una fase di evoluzione, dove passato e futuro possano dialogare con coerenza e bellezza, portando a un pubblico sempre più ampio un’esperienza autentica, culturale e profondamente sensoriale”

