Al momento si contano almeno 672 feriti. Il terremoto si è sentito con particolare intensità a Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca
E’ di 820 morti il bilancio provvisorio di un devastante terremoto in Marocco. Il sisma, secondo l’Us Geological survey, è stato di magnitudo 6,8 della scala Richter e l’epicentro è stato localizzato 70 chilometri a sudovest di Marrakesh, ad una profondità di 18,5 chilometri. Al momento si contano almeno 672 feriti. Il terremoto si è sentito con particolare intensità a Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca. Stando al ministero dell’Interno di Rabat citato dall’emittente Al Aoula, tra i feriti 51 versano in gravi condizioni.
Il sisma ha danneggiato parte delle storiche mura di Marrakesh
Secondo l’emittente televisiva statale Al Aoula, le squadre di soccorso hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite a causa dei danni e dei blocchi presenti lungo le strade. Il potente sisma ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte.
Tajani: “L’Italia pronta ad aiutare”
“Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L’Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari”. Questo il messaggio postato su X dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo il sisma che ha causato la morte di almeno 296 persone in Marocco.
Meloni: “Dolore per tragico bilancio sisma”
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il vertice G20, ha appreso “con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco”. Meloni, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, “ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza”.
