La donna, soccorsa da un testimone, avrebbe raccontato di diversi episodi di violenza dell'odierno arrestato nei suoi confronti.
Ieri pomeriggio il personale delle Volanti di Catania ha arrestato un 50enne catanese, con precedenti penali, resosi responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti della compagna.
Lite e maltrattamenti alla compagna: un arresto a Catania
Nello specifico, gli agenti sono intervenuti in una strada del centro cittadino dove un uomo aveva segnalato una lite in atto tra una donna e il compagno, aggiungendo che era intervenuto in difesa della signora.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno rintracciato la donna, di 32 anni, la quale ha confermato quanto riferito dal testimone e racconto dettagliatamente l’accaduto. La donna ha anche presentato denuncia nei confronti del compagno, riferendo di pregressi episodi di violenza.
La signora ha raccontato di avere una relazione sentimentale da circa sette anni con il reo e che, fin dall’inizio del loro rapporto, da quale erano nati due bambini, l’uomo era stato violento nei suoi confronti sia verbalmente che fisicamente. In più occasioni l’aveva afferrata al collo o agli arti superiori, causandole contusioni e ferite, per le quali in un caso aveva fatto ricorso anche alle cure ospedaliere. Inoltre, l’aveva sottoposta a continue pressioni psicologiche, impedendole perfino di uscire di casa per fare la spesa se non in compagnia di lui o della suocera, annullando del tutto i suoi rapporti sociali e quelli con la famiglia di origine.
Dalla paura di denunciare alla fine dell’incubo
La vittima di violenza e maltrattamenti ha anche aggiunto di non aver avuto mai il coraggio di denunciare, oltre che per paura, anche nella speranza che il compagno e padre dei suoi figli potesse cambiare.
In merito a quanto accaduto poco prima dell’arrivo degli agenti, ha raccontato che – a seguito di un diverbio telefonico per motivi di gelosia – l’uomo si era recato fuori casa. Poiché lei, impaurita, non lo aveva fatto entrare, aveva scavalcato il cancello per poi afferrarla al collo davanti ai figli minori. Grazie all’intervento di alcuni testimoni, che avevano contattato le forze dell’ordine, l’uomo aveva desistito per poi allontanarsi bordo dell’auto di proprietà della compagna.
Dopo la formalizzazione della denuncia, la donna si è recata in ospedale, ricevendo una prognosi di 3 giorni con diagnosi di “tentato strangolamento”. Il reo è stato immediatamente rintracciato sul luogo di lavoro e arrestato.
Su disposizione del Pm di turno è stato sottoposto arresti domiciliari nell’abitazione della madre, sita in un altro Comune, in attesa del giudizio di convalida.
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