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Violenza sulle donne, a Palermo il flash mob “Nessuno tocchi Rosalia” per le vittime dei femminicidi

Violenza sulle donne, a Palermo il flash mob “Nessuno tocchi Rosalia” per le vittime dei femminicidi
immagine di repertorio da Imagoeconomica

Appuntamento venerdì 11 luglio, alle 18.00, in piazza Politeama a Palermo: nel 2024 sono 99 le donne uccise

Un flash mob per ricordare le donne uccise da uomini con i quali avevano una relazione affettiva: padri, fratelli, fidanzati, mariti o ex mariti, compagni o ex compagni. Torna a Palermo “Nessuno tocchi Rosalia”, il flash mob, giunto alla sua XIII edizione, in programma venerdì 11 luglio, alle 18, a piazza Politeama. Saranno disegnate 99 sagome per ricordare i femminicidi avvenuti nel 2024.

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Novantanove vittime, di cui 61 sono morte per mano del partner o ex, mentre sono 6587 i casi di violenza sessuale che vedono un’incidenza di vittime di genere femminile del 91% (dati del servizio Analisi criminale della Criminalpol). Se nei femminicidi si registra un calo del 5%, il dato sui casi di violenza sessuale della Criminalpol rileva un incremento costante nel tempo con un aumento degli stupri del 6% solo nell’ultimo anno. Secondo l’XI Rapporto Eures, circa una vittima su cinque nel 2024 è over 70, uccise tutte dai mariti dopo matrimoni lunghi 40 o 50 anni.

I dati

Significativo il dato relativo alle vittime straniere che, in controtendenza rispetto a quelle italiane, risulta in forte crescita, arrivando a rappresentare un quarto delle vittime totali (24,2%), con un incremento del 41,2% tra il 2023 e i primi 11 mesi del 2024. Diminuisce, invece, del 21,1% il numero delle vittime italiane, passate da 95 a 75. L’aumento delle vittime straniere si accompagna a una forte diminuzione degli autori di femminicidio di nazionalità non italiana, con un decremento del 30,4%, mentre rimane stabile il numero degli autori italiani. Ciò significa che, mentre il 45,8% dei femminicidi con vittime straniere sono commessi da autori italiani, ‘soltanto’ nel 4% dei casi le vittime di femminicidio italiane sono state uccise da un autore straniero. In Sicilia nel 2024 sono stati sei i femminicidi: quattro nella provincia di Palermo e due nella provincia di Agrigento. Dal 2020 ad oggi 32 sono stati i femminicidi e 28 gli orfani minori di 18 anni (dati progetto Respiro).

Rotigliano (Le Onde Ets di Palermo): “Necessaria politica di prevenzione della violenza maschile contro le donne”

“È necessaria una programmazione mirata delle politiche di prevenzione e contrasto della violenza maschile verso le donne, che definisca obiettivi di breve e medio periodo – dice Elvira Rotigliano, presidente dell’associazione Le Onde Ets di Palermo -. Una programmazione coerente con la Convenzione di Istanbul e con il Piano strategico nazionale, ma soprattutto con le esigenze del territorio, che sia partecipata con la società civile e le reti antiviolenza locali”. “I centri antiviolenza sono presidi indispensabili per l’accoglienza delle donne in uscita dalla violenza, sui territori – aggiunge Anna Agosta, presidente dell’associazione Thamaia Onlus di Catania -. Oltre al supporto alle donne, svolgono attività sistemiche di prevenzione, formazione e sensibilizzazione. Chiediamo un maggiore coinvolgimento e una piena assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni regionali, che si concretizzi anche attraverso il sostegno dalle nostre attività che oggi vengono realizzate attraverso una progettazione indipendente”.

Le associazioni Le Onde Ets e Thamaia Onlus chiedono un Piano strategico regionale triennale delle politiche sul tema della prevenzione, protezione delle vittime e contrasto della violenza maschile contro le donne e di genere, che “integri le varie risorse (regionali, nazionali, europee), che tenga in debita considerazione i pareri delle esperte dei centri antiviolenza, dei sindacati, degli altri enti pubblici e privati sanitari, sociali e dell’istruzione, che fanno parte delle reti antiviolenza delle aree metropolitane e dei distretti sociosanitari che a Palermo, Catania, Messina e altre realtà siciliane, hanno sviluppato competenze, saperi e alleanze”.