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Violenza sulle donne, Roccella: “La sinistra ci attacca perché la destra la combatte con decisione”

Violenza sulle donne, Roccella: “La sinistra ci attacca perché la destra la combatte con decisione”

Roccella: “Calo dell’8% sui femminicidi, la sinistra ammetta come il governo Meloni stia combattendo la violenza con decisione”

Sul tema della violenza sulle donne torna a parlare la Ministra della Famiglia Eugenia Maria Roccella (FdI), che ribadisce che la destra si è mossa con decisione su questa tema a differenza della sinistra.

Roccella: “Calo dell’8% sui femminicidi, la sinistra ammetta come il governo Meloni stia combattendo la violenza con decisione”

“Come sa chiunque abbia ascoltato l’intervento o anche letto le agenzie di stampa, stavo parlando dei numeri forniti dal Viminale sui primi nove mesi di quest’anno, che rispetto allo stesso periodo del 2024 vedono un calo dell’8% delle donne uccise dal partner o dall’ex partner e un calo del 24% delle donne vittime di delitti in ambito familiare e affettivo. Dobbiamo attaccare il governo per questi risultati? È chiaro che il nostro obiettivo ideale è arrivare a zero femminicidi, ma il fatto che gli strumenti che abbiamo messo in campo abbiano avuto i primi effetti positivi è incoraggiante, significa che siamo sulla strada giusta. Non mi sembra un concetto difficile da comprendere e da condividere: ogni donna uccisa è una vittima di troppo, ma ogni donna che viveva una situazione di rischio e invece è riuscita a uscire dalla violenza è una vita salvata e un passo avanti in questa battaglia”. Così Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, risponde in una intervista a Libero alle polemiche sui femminicidi.

“Il nostro è l’esecutivo che contro la violenza ha prodotto più interventi legislativi, finanziari, di prevenzione e di sensibilizzazione. Abbiamo promosso due leggi di governo, una delle quali, quella sul reato di femminicidio, ha una portata storica. L’Osce ci ha invitato a organizzare una conferenza internazionale e in quella sede la relatrice Onu contro la violenza sulle donne ha indicato l’Italia come esempio per molte altre nazioni. La sinistra fatica ad ammettere che il governo Meloni stia combattendo la violenza con tanta decisione, tra l’altro cercando sempre l’unanimità. Un obiettivo raggiunto a volte faticosamente, attraverso emendamenti, discussioni, confronti anche serrati”.

“Serve educazione e rispetto”

Sulla ‘lista stupri’ scritta sul muro di un bagno del liceo Giulio Cesare, a Roma, Roccella dice: “E’assolutamente indispensabile ricostruire una comunità educante a partire dalla famiglia, in alleanza con la scuola, integrando e non separando i diversi ruoli. C’è bisogno di educazione al rispetto, e infatti il ministro Valditara l’ha introdotta nelle attività scolastiche, ma c’è bisogno anche di educazione tout court. La famiglia, come ci ripetono psicopedagogisti e pediatri, è il luogo insostituibile in cui ognuno di noi, nei primi anni di vita, struttura la propria personalità. I genitori vanno sostenuti e aiutati, non accantonati e messi ai margini”.

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