Altavilla Milicia, arresto per violenza sessuale in spiaggia - QdS

Violenza sessuale in spiaggia, l’incubo tra minacce con coltello e fuga ostacolata: un arresto

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Violenza sessuale in spiaggia, l’incubo tra minacce con coltello e fuga ostacolata: un arresto

Redazione  |
mercoledì 21 Dicembre 2022

Il racconto della 36enne, che avrebbe riconosciuto l'aggressore, ha permesso ai carabinieri di arrestare il presunto responsabile di una violenza sessuale in provincia di Palermo.

I carabinieri della stazione di Altavilla Milicia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 33enne. L’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata (in spiaggia, ad Altavilla Milicia), rapina, danneggiamento, lesioni personali e porto di oggetti atti a offendere.

Secondo l’ipotesi accusatoria, il giovane sarebbe il responsabile di una violenza sessuale denunciata lo scorso ottobre da una 36enne.

Violenza sessuale in spiaggia ad Altavilla Milicia: la ricostruzione

Sulla spiaggia di Altavilla Milicia, l’uomo avrebbe aggredito la vittima a scopo sessuale, mentre si trovava da sola, bloccandola sotto la minaccia di un coltello da cucina e sottraendole il cellulare e le scarpe. La donna avrebbe però reagito prontamente, divincolandosi e riuscendo così a fuggire.

L’indagato si sarebbe quindi allontanato dal luogo del delitto, dopo aver tagliato gli pneumatici dell’auto della 36enne.

Un forte impulso all’attività investigativa contro l’episodio di violenza ai danni di una donna, condotta dalla Stazione di Altavilla Milicia sotto la direzione della Procura della Repubblica di Termini Imerese, è stato fornito dalle dichiarazioni della stessa vittima, che ricordava con precisione la dinamica dei fatti e le fattezze dell’aggressore, tanto da riconoscerlo, dopo l’identificazione da parte dei carabinieri, in sede di incidente probatorio.

La misura cautelare

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Immagine di repertorio

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