PALERMO – Sono sempre più numerose le donne che dalla Sicilia si rivolgono al numero d’emergenza 1522. A partire dal 2020, purtroppo, i numeri delle vittime che si sono rivolte al servizio di aiuto sono aumentate sensibilmente: non è un caso che nel periodo del lockdown e delle limitazioni di movimento a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19 le chiamate sono parecchio aumentate, quando molte donne si sono trovate a dover convivere con i propri aggressori 24 ore su 24.
I dati forniti dall’Istat distinguono tra vittime e utenti. Le vittime sono le persone che si rivolgono al 1522 per chiedere aiuto per sé e che hanno subito una violenza nelle sue varie forme. Si tratta dei soggetti di cui le operatrici del 1522 hanno potuto acquisire dati socio-anagrafici. Diversamente, utenti sono le persone che si rivolgono al 1522 per chiedere aiuto per sé o per altri.
Se nel 2018 e nel 2019 le vittime si sono mantenute sostanzialmente stabili, passando da 565 a 525, nel 2020 sono schizzate a 815. Nel 2021 le chiamate sono ulteriormente salite a 888. I dati dei primi tre trimestri del 2022 segnano invece una diminuzione in prospettiva, in quanto in 9 mesi le chiamate sono state “soltanto” 409. I numeri sono più alti se si guarda ai dati relativi alle chiamate degli utenti. I dati confermano l’aumento a partire dal 2020, quando le chiamate registrate sono state 1.677, contro le 1.311 del 2019. I numeri sono saliti a 1.738 nel 2021, per poi “ridursi” (sempre in proiezione) a 1.090 nei tre trimestri del 2022. La raccolta dei dati fornite dall’Istat riguarda le informazioni inerenti alle richieste di aiuto al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza sulle donne e lo stalking e parte, come serie storica, dal primo trimestre 2018.
Il numero di pubblica utilità è promosso e gestito dal Dipartimento per le pari opportunità presso la Presidenza del consiglio. Le informazioni raccolte dal numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking sono importanti perché forniscono evidenze relative al monitoraggio del fenomeno della violenza domestica, dando così il via a spunti di riflessione e indicazioni sulle attività da svolgere per tentare di prevenire e arginare il fenomeno.
Analizzando a livello nazionale la composizione percentuale delle chiamate valide per motivo di chiamata, si registra un aumento delle chiamate di aiuto dal 28,4% del primo trimestre 2022 al 29,5% del terzo trimestre; ancora in calo le richieste di informazioni sul servizio 1522 (dal 30,5% del primo trimestre al 28,3% del terzo trimestre). Le persone, quindi i cosiddetti “utenti”, che hanno chiamato per la prima volta il 1522 nel secondo e terzo trimestre 2022 sono l’82,3%, dato che risulta leggermente inferiore rispetto al trimestre precedente e rispetto agli stessi periodi del 2021. Invece tra le vittime questo dato risulta in aumento e raggiunge, per il terzo trimestre, il 92,9%. Le vittime che hanno contattato il 1522 e hanno segnalato di avere subito più tipologie di violenze sono il 67,4% dei casi nel secondo trimestre e il 65,3% nel terzo trimestre. I dati relativi al secondo e terzo trimestre 2022, sempre a livello nazionale, continuano a confermare che, quando le vittime contattano il 1522 più di frequente, segnalano la violenza fisica come la violenza principale che subiscono, ma considerando tutte le forme di violenza subite, quella psicologica è la più frequente.