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Torna Ebola in Costa d’Avorio, non accadeva da più di 25 anni

Torna Ebola in Costa d’Avorio, non accadeva da più di 25 anni

L’OMS: “l’attuale caso in Costa d’Avorio non è collegato alla precedente epidemia in Guinea”

Dalle prime indagini è emerso che il paziente – attualmente in cura – si era recato in Costa d’Avorio su strada ed era arrivato ad Abidjan il 12 agosto.

La Guinea ha sperimentato un’epidemia di Ebola di quattro mesi, che è stata dichiarata conclusa il 19 giugno 2021, ma – sottolina l’OMS – non vi è alcuna indicazione che l’attuale caso in Costa d’Avorio sia collegato alla precedente epidemia in Guinea.

Ulteriori indagini e il sequenziamento genomico identificheranno il ceppo e determineranno se esiste una connessione tra i due focolai.

Quest’anno sono state dichiarate epidemie di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo e in Guinea, ma è la prima volta che si verifica un’epidemia in una grande capitale come Abidjan dall’epidemia di Ebola occidentale del 2014-2016.

“È di immensa preoccupazione che questo focolaio sia stato dichiarato ad Abidjan, una metropoli di oltre 4 milioni di persone”, ha detto Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’Africa, “tuttavia, gran parte dell’esperienza mondiale nella lotta contro l’Ebola è qui nel continente e la Costa d’Avorio può attingere a questa esperienza per rispondere velocemente.

Il Paese è uno dei sei che l’OMS ha sostenuto di recente per rafforzare la propria preparazione all’Ebola e questa rapida diagnosi mostra che la preparazione sta dando i suoi frutti”.

L’OMS sta aiutando a coordinare le attività di risposta all’Ebola transfrontaliere e 5000 dosi di vaccini che l’organizzazione ha contribuito a garantire per combattere l’epidemia in Guinea vengono ora trasferite in Costa d’Avorio, a seguito di un accordo tra i ministeri della salute della Costa d’Avorio e Guinea. Un aereo partirà presto da Abidjan per raccogliere i vaccini che verranno utilizzati per le persone ad alto rischio, inclusi operatori sanitari, primi soccorritori e contatti di casi confermati.

foto Ansa