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Vittime di violenza, in Sicilia più richieste di aiuto. Superati in appena nove mesi i contatti del 2023

Vittime di violenza, in Sicilia più richieste di aiuto. Superati in appena nove mesi i contatti del 2023

Oltre il 43% ha denunciato un’aggressione fisica. Significative anche le segnalazioni di ricatti economici

PALERMO – Chi subisce violenza in Sicilia sta cominciando a denunciare sempre di più. Secondo i dati messi a disposizione dall’Istat, nei primi nove mesi del 2024 sono state 1.824 le chiamate al 1522, un servizio pubblico promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari opportunità. Il numero è gratuito e attivo 24 ore su 24, e accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

I dati sono raccolti tramite una nuova piattaforma di archiviazione delle informazioni, che registra le conversazioni con le operatrici del servizio. In questo lasso di tempo, e cioè da gennaio a settembre 2024, in Sicilia sono stati raggiunti i numeri dell’anno precedente, quando, nei dodici mesi, sono state registrate 1.868 chiamate. La stessa dinamica è rilevabile se si vanno ad analizzate i dati relativi alle chiamate effettuate direttamente dalle vittime.

Per la Sicilia nel 2023 le chiamate sono state 682, mentre nei primi tre trimestri del 2024 sono stati raggiunti 622 contatti. La situazione isolana rappresenta in piccolo ciò che succede in tutta Italia: rispetto ai trimestri precedenti, l’andamento del terzo trimestre del 2024 mostra una crescita, con un incremento del 37,3% delle chiamate valide rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 15.349 chiamate in termini assoluti.

I motivi per cui ci si rivolge al 1522

Analizzando i motivi per cui ci si rivolge al 1522, l’aumento delle richieste riguarda principalmente informazioni sul tipo di servizio offerto dalla help-line, chiarimenti sugli strumenti normativi a tutela delle vittime di violenza e informazioni sui centri antiviolenza; rispetto allo stesso trimestre del 2023, questi ambiti hanno registrato rispettivamente un incremento del 42,5, del 42,1 e del 44%. Tra i motivi che inducono le vittime a chiedere aiuto è ancora lo stalking che registra un forte incremento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, con numeri che sono praticamente raddoppiati. Crescono anche le cosiddette chiamate fuori target, cioè effettuate da persone che non sono vittime di violenza o persone vicine: continuano a crescere, +36,6% rispetto allo stesso trimestre dello stesso anno.

Ritrosia della persona che chiama a fornire dati certi e veri

Proprio perché questo valore è particolarmente alto, l’Istituto di statistica nazionale ha effettuato un approfondimento tecnico su questo tipo di chiamate dal quale risulta che in molti casi si tratta di chiamate coerenti con gli obiettivi del servizio ma più difficili da intercettare da parte delle stesse operatrici. Le analisi effettuate fanno quindi pensare che l’aumento di questo tipo di chiamate sia collegato al più complesso problema dell’under reporting, cioè della ritrosia della persona che chiama a fornire dati certi e veri, per paura di essere individuati in qualche modo.

In continuità con i trimestri precedenti, la tipologia di violenza “principale” subita da circa la metà delle vittime è quella fisica, pari al 43,1%, seguita da quella psicologica, al 35%. Analizzando il complesso delle violenze riportate, oltre alle forme fisiche e psicologiche, emergono in particolare le minacce e gli atti persecutori come tipologie più frequenti, evidenziando l’importanza del servizio nel contrastare lo stalking. Significativa è anche la quota di segnalazioni per violenza economica.

Il 1522 svolge anche una funzione di snodo a livello territoriale tra i servizi di supporto, mettendo in contatto le vittime con i servizi di protezione disponibili più vicini. In continuità con i trimestri precedenti, si registra un aumento delle chiamate, quasi raddoppiate, indirizzate a centri e servizi antiviolenza, case protette e strutture di accoglienza per vittime.

Gli obiettivi del numero 1522

Il 1522 è stato attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari opportunità con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009 modificata nel 2013 in tema di atti persecutori, ha iniziato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.

Il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco.

Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale ed inseriti nella mappatura ufficiale della Presidenza del Consiglio, dipartimento Pari opportunità. Il 1522, attraverso il supporto alle vittime, sostiene l’emersione della domanda di aiuto, con assoluta garanzia di anonimato. I casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le Forze dell’Ordine.