In ballo investimenti per progetti di rigenerazione e di riqualificazione dei centri storici. L’appello dell’associazione Reset: “Agire in fretta per partecipare alla distribuzione dei fondi”
VITTORIA (RG) – C’è la possibilità per i Comuni di partecipare al bando per decoro urbano e tessuto sociale. Le domande vanno presentate entro fine settembre e prevedono investimenti – per ciascuno degli anni dal 2021 al 2034 – in progetti di rigenerazione urbana per la rivalutazione delle città e dei centri storici. Secondo un decreto del ministero dell’Interno, quindi, possono partecipare tutti i Comuni e le somme stanziate variano a seconda del numero di abitanti.
Con una popolazione superiore a 50 mila abitanti, anche il comune di Vittoria può partecipare al bando volgendo la propria attenzione, nello specifico, a progetti volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
“Una proposta concreta quella che rivolgiamo al comune di Vittoria – hanno sottolineato i rappresentanti dell’associazione Reset – affinché valuti le modalità di partecipazione al bando e non sprechi l’occasione di vedere inserite tra le istanze la propria ricompresa nel plafond di 10 milioni di euro per i Comuni con popolazione da 50mila a 100mila abitanti, come nel caso del nostro”.
Il bando è un’ottima occasione per i Comuni che soprattutto a seguito della pandemia non riescono a effettuare manutenzioni straordinarie o non riescono a portare avanti progetti particolari. A causa poi del taglio dei finanziamenti statali e regionali, ricordiamo che gli enti locali riescono soltanto ad assicurare i servizi ordinari e, spesso, neanche quelli.
“Questo – ha evidenziato il segretario di Reset, Alessandro Mugnas – è il nostro modo di fare politica. Anche perché si parla di fondi che potranno essere messi a disposizione per la manutenzione legata al riuso e alla rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, compresa anche la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree. E, ancora, del miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive”.
“Insomma – ha concluso Mugnas – una occasione da non perdere. Ma occorre fare in fretta perché le istanze sono da presentare entro il 30 settembre”.