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A Vittoria la cultura resiste nonostante la pandemia

A Vittoria la cultura resiste nonostante la pandemia

Le difficoltà di un settore in crisi non hanno scoraggiato gli organizzatori del “Vittoria Peace Film Fest”. Il direttore artistico, Giuseppe Gambina: “Abbiamo fatto di tutto per non rimandarlo, andrà in onda in streaming”

VITTORIA (RG) – La pandemia ha travolto il mondo del cinema, ma, in questo momento di forte crisi, le opere cinematografiche sono diventate un punto di riferimento fondamentale per intrattenere milioni di persone costrette a casa. Se fino a qualche tempo fa le sale cinematografiche venivano considerate un luogo in cui emozioni e tensioni avvincevano e laceravano spettatori di ogni età, oggi lo streaming è diventato il mezzo principale per vedere i film.

La pandemia ha accelerato drasticamente cambiamenti che erano già in atto, favorendo un modello di distribuzione più accessibile e vicino ai bisogni delle persone, ma che rischia di svantaggiare le piccole realtà indipendenti rispetto ai colossi commerciali che dominano il mercato.

A Vittoria, dal 2013, si svolge il “Vittoria Peace Film Fest”, concorso cinematografico che intende coniugare la pace nelle molteplici articolazioni: da quella interiore a quella tra i popoli, i gruppi, le famiglie, le persone.

“Nonostante la pandemia e la chiusura delle sale cinematografiche – ha dichiarato il direttore artistico del festival, Giuseppe Gambina – il Vittoria Peace Film Fest non si ferma. Anche se con uno slittamento dal novembre 2020 a marzo 2021, abbiamo fatto di tutto affinché il nostro festival non fosse rimandato. Grazie alle nuove tecnologie andremo in onda in streaming sulla piattaforma digitale My movies”.

“Anche se non saremo in diretta – ha detto dal canto suo l’organizzatore del festival, Luca Gambina – come per le precedenti sette edizioni nei locali della Multisala Golden, il festival ci sarà perché vuole far sentire la forza resiliente del cinema d’essai, di film, corti e documentari su temi di impegno civile e sociale, su cui non bisogna spegnere le luci”.

I temi del Vittoria Peace Film Fest sono sempre quelli della non violenza, del rispetto dei diritti umani, delle diversità, della cultura e dell’ambiente, oltre che del dialogo tra le religioni. Il Festival è in programma dal 29 al 31 Marzo

“Stiamo soffrendo enormi difficoltà da molti mesi – ha continuato Giuseppe Gambina – ma non possiamo farci sfuggire l’opportunità di sperimentare e di raggiungere un pubblico molto ampio. Questa edizione, oltre a consentire la circuitazione e fruizione di cortometraggi realizzati da giovani registi, consentirà ai cinefili di fruire di visioni interessanti, di creare uno spazio virtuale e di incontrarsi con altri spettatori in un dialogo a livello nazionale”.

Si spera di ritornare a dicembre in presenza – ha concluso Luca Gambina – per ricominciare ad ospitare gli studenti, da sempre protagonisti del festival, e anche registi, attori, giornalisti, docenti e cinefili”.

Servirebbe, ora più che mai, ridare vitalità alla cultura nelle nostre città, consentendo ai giovani, alle famiglie e a tutti i cittadini di riappropriarsi di momenti di arricchimento culturale e di socialità. I luoghi della cultura costituiscono un presidio territoriale fondamentale, si deve trovare un equilibrio tra combattere la pandemia e tornare a vivere.

Biagio Tinghino