Vittoria, tutti assolti per la discarica di Pozzo bollente - QdS

Vittoria, tutti assolti per la discarica di Pozzo bollente

Vittoria, tutti assolti per la discarica di Pozzo bollente

sabato 11 Novembre 2023

Il fatto non sussiste per gli indagati nell’inchiesta di mala gestione dell’impianto. L’ex sindaco Nicosia: “Il Comune sollevato da qualunque responsabilità, la città dovrebbe chiedere il risarcimento ai tecnici”

VITTORIA – Sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” e “perché il fatto non sussiste” tutti gli imputati nell’inchiesta sulla discarica comprensoriale di “Pozzo bollente” a Vittoria: il giudice unico del Tribunale di Ragusa ha assolto infatti l’ex sindaco Giuseppe Nicosia, tre ex assessori con delega ai settori ecologia ed ambiente, Filippo Cavallo, Vincenzo Cilia, Paolo Nicastro, e i dirigenti Angelo Piccione, Salvatore Troia, Roberto Cosentino e Cristina Prinzivalli.

Al centro dell’inchiesta la mancata adozione di misure di prevenzione e di procedure di monitoraggio, del controllo e della messa in sicurezza della stessa discarica sia durante la gestione operativa dell’impianto, sia nella fase di chiusura dell’impianto. A essere contestato era anche l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee delle aree circostanti la discarica.

Discarica Pozzo Bollente, assolto il Comune di Vittoria

“Il Tribunale penale di Ragusa assolve oggi il comune di Vittoria da qualunque responsabilità per la gestione della discarica ed individua in altri enti e soggetti i responsabili del danno ambientale di ‘Pozzo bollente’ – ha sottolineato a proposito l’ex sindaco Giuseppe Nicosia -. È questa la sintesi e la traduzione della sentenza che con la formula assolutoria più ampia ha posto fine all’ultima vicenda persecutoria nei miei confronti e di quegli altri amministratori e funzionari che con me avevano condiviso la battaglia per fare risanare la discarica e per denunciare le irregolarità della sua gestione. Ennesima vittoria giudiziaria personale, per la quale ringrazio ancora una volta l’ottimo avvocato ed amico Maurizio Catalano ma anche e soprattutto della città, che ora dovrebbe richiedere il risarcimento dei danni ambientali ai tecnici che non hanno saputo gestire la discarica. E forse ora anche uno duro di comprendonio come Aiello potrà capire finalmente dove stanno i 5 milioni di euro di cui da tempo va sproloquiando”.

Rimane il dubbio sul perché non sia stata fatta la bonifica

In effetti, dopo l’assoluzione rimane sempre il dubbio di dove siano finite le risorse economiche e del perché non sia stata effettuata la bonifica. “Il Comune, se da un lato non è certamente imputabile per la mancata bonifica – ha evidenziato l’attuale primo cittadino di Vittoria, Francesco Aiello – è certamente responsabile della distrazione delle somme che non ha consentito all’Ato di intervenire. Infatti l’articolo del contratto di trasferimento di titolarità della discarica attribuisce con precisione i compiti e i ruoli: l‘Ato è il soggetto operatore, il Comune soggetto economico. Se la discarica non è stata bonificata, con i gravissimi danni ambientali che ne sono conseguiti, ciò è ascrivibile solo ed esclusivamente alla scorrettezza del Comune, gestito dal Nicosia”.

Il processo si è comunque chiuso con un’assoluzione degli imputati e questo è un dato inconfutabile. “Si percepisce anche che nel processo sono stati coinvolti soggetti totalmente estranei ai fatti in questione – ha aggiunto Aiello – A loro faccio i miei complimenti per l’assoluzione”.

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