Sono stati sospesi il Sindaco di Ramacca Nunzio Vitale, il vicepresidente del Consiglio Comunale Salvatore Fornaro e il Consigliere comunale di Misterbianco Matteo Marchese. Questa la decisione del Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, che ha adottato un provvedimento di sospensione nei confronti dei tre amministratori coinvolti nell’operazione “Mercurio“, condotta dall’Arma dei Carabinieri. I tre sono tutti in custodia cautelare come disposto dal gip del Tribunale di Catania.
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Applicata la Legge Severino: sospesi i tre amministratori coinvolti nell’operazione Mercurio
La sospensione da parte del Prefetto è stata emessa dall’articolo 11 del decreto legislativo del 31/12/2012 nota come “Legge Severino” che prevede la sospensione automatica degli amministratori locali coinvolti in misure cautelari restrittive della libertà personale.
Dietro il blitz di ieri, un’indagine ha svelato il condizionamento delle elezioni amministrative di Ramacca tenutesi l’11 ottobre 2021 da parte della famiglia mafiosa locale, storicamente legata ai Santapaola-Ercolano. Gli affiliati, Antonio Di Benedetto e Salvatore Mendolia, avrebbero stretto un patto di sostegno elettorale in cambio di affidamento di lavori pubblici con Vitale e Fornaro (esponenti nella lista “Ramacca costruiamo una bella storia”).
Ma non si trattava solo di appoggio elettorale. La DDA ha evidenziato come l’accordo includesse anche la carriera politica di Salvatore Fornaro. Di Benedetto avrebbe dovuto garantire al politico un ruolo importante e strategico nella giunta di Ramacca, obiettivo raggiunto con la sua elezione in Consiglio e la nomina a vicepresidente dell’Aula consiliare.

