Le pericolose esalazioni di gas nell’isola di Vulcano hanno fatto scattare negli ultimi mesi diversi campanili d’allarme sulla diffusione di CO2 e di H2S provenienti dal sottosuolo. Per il monitoraggio di questi rischi, sempre più crescenti negli ultimi tempi, la startup “befrest” ha prodotto dei sistemi intelligenti per migliorare la qualità dell’aria e ridurre i rischi di aggressione di agenti inquinanti negli ambienti chiusi.
Il dispositivo è stato installato in 40 abitazioni per monitorare il pericolo con una luce colorata ed un allarme sonoro, consentendo una reazione tempestiva e inviando anche delle segnalazioni alle centrali operative di Protezione Civile, Regione Sicilia, Arpa Sicilia, INGV, Vigili del Fuoco, Enti locali, 118.
Tutti i dati raccolti saranno successivamente utilizzati per ulteriori valutazioni.