Webuild lavora a un piano sull’acqua per risolvere per sempre l’emergenza che da anni attanaglia la Sicilia. E non si tratterà semplicemente di dissalatori – che pure faranno parte del progetto – ma di diverse operazioni di recupero e tecnologie per l’ottimizzazione delle risorse idriche.
Lo conferma, in un’intervista al Corriere della Sera, il CEO della società Pietro Salini: “Nei prossimi giorni presenteremo un progetto per risolvere per sempre l’emergenza dell’acqua potabile in Sicilia”. Il tempo per la presentazione della proposta di Webuild, che potrebbe essere la vera svolta per l’Isola sul fronte della gestione delle risorse idriche, si aggira tra i 15-20 giorni.
Webuild lavora a un piano dell’acqua per la Sicilia
Il piano – spiega Salini – sarà finalizzato ad affrontare, una volta per tutte e a 360°, i problemi di carenza di acqua per l’irrigazione e di acqua potabile. “In due anni si possono costruire dissalatori, ripristinare bacini di stoccaggio, implementare la rete e installare nuovi potabilizzatori“, afferma il CEO di Webuild, che proprio negli scorsi giorni ha condiviso i risultati record della società nel 2024 e manifestato l’intenzione di rivedere gli obiettivi aziendali per il 2025 al rialzo, investendo soprattutto sulle infrastrutture e sulla sostenibilità.
La questione ponte
Webuild continua a investire in Sicilia e il piano dell’acqua non è di certo l’unico progetto in campo sull’Isola. C’è anche il ponte sullo Stretto, il cui progetto continua ad avanzare, con l’apertura dei cantieri prevista nei prossimi mesi.
Su questo, Salini ribadisce: “Siamo in attesa a breve della decisione finale, l’azienda è pronta a partire con tutte le altre imprese italiane, da Nord a Sud. Ѐ un progetto industriale importante per il Paese più che per noi, una grande opera che può dare lavoro e opportunità di futuro a migliaia di giovani”.
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