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West Nile, in miglioramento la 74enne ricoverata al “Papardo” di Messina

West Nile, in miglioramento la 74enne ricoverata al “Papardo” di Messina
WEST NILE ZANZARA ZANZARE

Cresce l’ottimismo per le condizioni della donna, da ore ricoverata nella struttura messinese

Migliorano le condizioni della 74enne che, nelle scorse ore, era stata ricoverata all’ospedale “Papardo” di Messina dopo aver sviluppato il virus West Nile. Secondo quanto appreso infatti, l’anziana – che si trova da quando è arrivata nella struttura di Messina in isolamento preventivo – è vigile e non avrebbe più alcun segno di febbre. Nonostante ciò però, non è stata ancora sciolta la prognosi riservata: ci vorranno almeno altre 48 ore di vigilanza per quello, filtra dai medici.

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West Nile, il caso sospetto a Palermo. Era un falso allarme

C’era già un caso sospetto di West Nile in una paziente di 77 anni ricoverata al Policlinico di Palermo per diverse patologie. Insieme agli esami è stato eseguito anche un test per verificare se avesse anche un’infezione causata da un virus, attraverso la puntura di zanzare infette. Tuttavia, il tutto si è , fortunatamente, rivelato un falso allarme in Sicilia per il virus della West Nile. Il Policlinico di Palermo ha infatti comunicato che le indagini virologiche su una sospetta infezione di una paziente, non confermano il caso.

Le indagini

Le indagini sono state eseguite nel laboratorio di riferimento regionale per la sorveglianza delle Arbovirosi, che ha sede presso l’Unità operativa complessa di Microbiologia e Virologia dell’Azienza ospedaliera universitaria, condotte in linea con quanto definito dal Piano nazionale di prevenzione sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-25.

Il falso allarme

L’allarme era scattato dopo il ricovero di un una paziente di 77 anni Al Policlinico di Palermo per diverse patologie. Insieme agli esami è stato eseguito anche un test per verificare se avesse anche un’infezione causata da un virus, attraverso la puntura di zanzare infette.

Risultato che avrebbe dato un flebile responso positivo alla fine non è stato confermato, come hanno sapere dall’ospedale palermitano. La paziente è stata ricoverata in terapia intensiva ed è tenuta sotto osservazione. Il periodo di incubazione della malattia va dai 2 ai 14 giorni ma nelle persone con sistema immunitario compromesso può arrivare a 21 giorni.

Due nuove vittime nel Lazio

Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.