L'app di messaggistica è ripartita poco dopo la mezzanotte, ora italiana, dopo quasi sette ore di stop provocato da un problema al sistema degli indirizzi. La peggiore crisi di Facebook dal 2008
WhatsApp funziona oggi dopo il blackout mondiale e i problemi, ora risolti, che hanno bloccato anche Facebook e Instagram per quasi sette ore.
L’app di messaggistica, in tilt in Italia dalle 17.30 circa di ieri, è tornata utilizzabile poco prima dell’una di oggi, cinque ottobre.
Facebook e le sue app Instagram e WhatsApp hanno lentamente ripreso a funzionare dopo la peggiore interruzione di servizio del colosso dei social media dal 2008.
Il down sarebbe stato provocato da un problema al sistema degli indirizzi, quindi una sorta di saturazione che la piattaforma social ha già sperimentato. Secondo gli esperti i problemi erano connessi a un Dns, che traduce il nome dei siti web in un indirizzo Ip.
“I servizi di messaggistica di WhatsApp sono stati pienamente ripristinati. Se per voi ancora non funziona, aspettate solo qualche minuto”, ha scritto su Twitter il profilo @WABetainfo, una miniera di news e informazioni sull’app.
Poco dopo, il tweet di Mike Schroepfer, chief technology officer di Facebook: “I servizi di Facebook stanno tornando online ora. Potrebbe servire un po’ di tempo per arrivare al 100%. A ogni impresa grande e piccola, a ogni famiglia, a ogni individuo che dipende da noi: mi dispiace”.
La buona notizia è stata confermata dal New York Times e altri media Usa dopo quasi sette ore di #WhatsAppdown, #Facebookdown e #Instagramdown con hashtag in tendenza su Twitter.
Il riavvio, come detto dopo la mezzanotte, è stato inizialmente confermato dai messaggi di utenti di alcuni Paesi – Germania, Azerbaigian, Pakistan – arriva dopo cinque ore di blackout generale, legato a problemi di rete.
In Italia, l’allarme era scattato, come detto, attorno alle 17.30 di ieri.
Creando allarme.
Il sito downdetector aveva segnalato un’impennata di segnalazioni di disservizi e problemi da parte degli utenti.
Ma i problemi sono stati riscontrati a livello internazionale, come hanno evidenziato centinaia di migliaia di messaggi postati su Twitter.