WhatsApp Payments, Zuckerberg crea nuovo metodo di pagamento via chat - QdS

WhatsApp Payments, Zuckerberg crea nuovo metodo di pagamento via chat

WhatsApp Payments, Zuckerberg crea nuovo metodo di pagamento via chat

giovedì 20 Febbraio 2020

Servizio già testato in India destando molto successo. L’account del cliente deve essere legato ad un conto da cui effettuare transazioni

ROMA – Mark Zuckerberg crea un nuovo metodo di pagamento via chat: WhatsApp Payments. Ad annunciarlo è stato lo stesso fondatore di Facebook, durante la presentazione dei risultati finanziari del colosso di Cupertino.

Il servizio di pagamento, ha dichiarato Zuckerberg, è stato già testato nel 2018 in India, dove ha riscosso molto successo: a una settimana dall’approvazione, è stato usato immediatamente da un milione di persone.
Proprio per questo, dopo essersi concentrato nel 2019 sulle modifiche burocratiche (per rispettare le leggi dei singoli Paesi) e tecnologiche, adesso il fondatore di Facebook vorrebbe che Whatsapp Pay “inizi a diffondersi in un certo numero di Paesi nei prossimi sei mesi”. Quindi, anche se ancora non si sa di preciso dove verrà lanciato Whatsapp Pay, tuttavia il suo funzionamento lo si conosce già poiché il sistema di pagamento connesso ad esso è molto simile a sistemi già in uso da tempo.

Cos’è e come funziona
Come scrive Notizie.it, il sistema si basa su tecnologia UpiI (Unified payment interface) Peer to Peer, piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale per facilitare le transazioni interbancarie. In sintesi Whatsapp Pay permette di effettuare pagamenti fra persone e di pagare nei siti di e-commerce che lo supportano. Ovviamente, il cliente effettua i pagamenti attraverso il proprio account Whatsapp che è legato a un conto corrente o a una carta di credito.

Perché è nata Whatsapp Pay?
La decisione di lanciare definitivamente WhatsApp Pay arriva qualche giorno dopo che Amazon ha aperto alla modalità di pagamento a rate anche in Italia. Come ha detto Zuckerberg, questa decisione nasce da due esigenze. La prima è prettamente di mercato e pone le sue fondamenta sul fatto che il pagamento digitale e mobile non è solamente il futuro, ma il presente. La seconda ragione riguarda Libra, la criptovaluta di Facebook. Infatti, dopo il passo indietro dei maggiori sostenitori (PayPal, Stripe, eBay, Visa e Mastercard), anche Vodafone ha deciso di abbandonare il progetto.

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