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Wwf denuncia: Italia taglia fondi ricerca bando Ue Agroecology

Wwf denuncia: Italia taglia fondi ricerca bando Ue Agroecology

Appello con Aida, Lipu, Rete Semi Rurali a cambiare orientamento

Roma, 15 dic. (askanews) – Si chiama Agroecology Partnership l’iniziativa cofinanziata del Cluster 6 di Horizon Europe, avviata nel biennio 2023-2024 con l’obiettivo di accelerare la transizione verso sistemi agricoli più resilienti, sostenibili e fondati sulla biodiversità. Ma i documenti ufficiali indicano che non è stato previsto alcun finanziamento nazionale per i bandi 2025/2026 da parte del ministero dell’Università e della Ricerca e da quello dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste. Lo denunciano in una nota Wwf, Aida, Lipu e Rete Semi Rurali.

L’Agroecology Partnership rappresenta uno dei principali strumenti europei a sostegno della ricerca e dell’innovazione in ambito agroecologico, coinvolgendo Stati Membri, enti di ricerca, imprese, organizzazioni della società civile, reti di Living Lab e infrastrutture scientifiche impegnate nella gestione sostenibile delle risorse genetiche. Queste partnership cofinanziate prevedono un modello di finanziamento congiunto in cui la Commissione Europea copre circa il 30% dei costi, mentre ciascuno Stato membro è tenuto a garantire la propria quota nazionale, quale condizione indispensabile per rendere eleggibili i beneficiari ai bandi.

L’Italia, spiegano le associazioni, ha deciso di sospendere il cofinanziamento per l’Agroecology Partnership e gli enti ed istituti di ricerca del nostro Paese potenzialmente beneficiari saranno automaticamente esclusi dall’accesso ai fondi comunitari nei prossimi bandi. Gli altri Stati membri che partecipano alla Partnership – tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi e Paesi scandinavi – hanno fin dall’inizio assicurato un impegno finanziario pluriennale stabile, garantendo piena continuità ai propri beneficiari.

“La decisione del nostro Governo di sospendere il cofinanziamento rischia di compromettere attività già consolidate e pienamente integrate nella rete agroecologica europea – spiegano le associazioni – con ricadute significative sulla competitività del settore agroalimentare nazionale. Una mancata adesione reiterata potrebbe marginalizzare il nostro Paese, ridurne l’influenza nella governance del programma europeo Horizon e limitare il contributo italiano alla transizione agroecologica”.

Queste preoccupazioni sono state espresse dai presidenti delle quattro associazioni con una lettera inviata al Masaf, ritenuto il principale responsabile della sospensione del cofinanziamento da parte dell’Italia, chiedendo chiarimenti sulle ragioni di questo disimpegno per l’annualità 2025/2026 e garanzie per il futuro sostegno all’Agroecology Partnership.

L’auspicio è che il mancato cofinanziamento dell’Agroecology Partnership rappresenti “solo un incidente di percorso con effetti temporanei e non l’indicatore di un completo abbandono del nostro Paese dell’investimento nella ricerca scientifica per la promozione di sistemi agroalimentari più sostenibili e resilienti”.