Il XV Brics raddoppia i soci da 5 a 11 - QdS

Il XV Brics raddoppia i soci da 5 a 11

Il XV Brics raddoppia i soci da 5 a 11

mercoledì 30 Agosto 2023

Rappresenta il 46% dei popoli

L’unione di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, in sigla Brics, si contrappone per politiche ed economia al sistema occidentale, di cui capofila sono gli Stati Uniti, che tengono al guinzaglio l’Unione europea, simile a una sorta di Armata Brancaleone.
Il Brics è stato sottovalutato dalle economie occidentali, che non hanno tenuto in conto come porzioni importanti di continenti come quello asiatico, africano e sudamericano, potessero essere attratte dall’Associazione.
La conseguenza è sotto gli occhi di tutti e cioè che già dal primo gennaio 2024 altri sei Paesi saranno ammessi all’Unione: Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti.
C’è di più, vi sono altri otto Paesi interessati all’ingresso e che potrebbero essere ammessi fra non molto: Algeria, Bolivia, Indonesia, Cuba, Repubblica Democratica del Congo, Isole Comore, Gabon e Kazakistan. Se fossero ammessi, i Paesi del Brics diventerebbero ben diciannove.

Un altro elemento sottovalutato dalle economie occidentali è stata la crescita impetuosa – anche sotto il profilo tecnologico – dell’India, che in questi giorni ha fatto atterrare un razzo sulla Luna e con il suo robottino di ventisei chilogrammi sta esplorando il Polo Sud lunare per individuare eventualmente l’acqua o i suoi agglomerati.
L’India ha la popolazione più alta di qualunque altro Paese del mondo, avendo superato quella della Cina, fermatasi un pelo sotto 1,4 miliardi di abitanti.
L’India si definisce democratica, ma il senso di questa parola non è proprio lo stesso inteso dagli occidentali, perché quella democrazia è fatta di nuclei e di caste, cui poi i/le comuni cittadini/e danno il loro suffragio.

Tornando al Brics, dobbiamo ricordare che esso vale il trentadue per cento del Pil e raggruppa il quarantasei per cento della popolazione del Pianeta, come dire 3,7 miliardi di abitanti. Non solo, ma alcuni Paesi sono ricchissimi, come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, mentre la Cina è il Paese al mondo che ha la crescita più alta del Pil, quest’anno poco meno del sei per cento.
Il Paese presieduto da Xi Jinping (forse a vita) viene sempre criticato, ma non si mette in rilievo che comunque la sua crescita è molto più elevato di quella degli Stati Uniti, che hanno una percentuale inferiore al tre percento, o dell’Europa, che ha una percentuale intorno all’uno per cento.
Inoltre, va sottolineato come, nel nostro Continente, Germania, Ungheria e Olanda siano entrate in recessione tecnica. Questa recessione – lo scriviamo da un anno e mezzo – è conseguenza della decisione di applicare le sanzioni alla Russia, il che ha causato lo schizzare in alto dei prezzi dell’energia, l’innesto di inflazione e l’aumento vertiginoso dei tassi sul debito pubblico (in Europa la Bce lo ha fissato al 4,25 per cento) e, conseguentemente, la speculazione, fonte di sofferenze per le popolazioni.
Negli Stati Uniti tutto questo non è accaduto perché la crescita economica continua a essere discreta, l’occupazione è aumentata, mentre il debito confederale si è attestato al cento per cento del Pil intorno a 31.400 dollari.

Da questo quadro possiamo dire che gli Usa godono e l’Ue soffre per aver scelto la strada dei cagnolini al guinzaglio e non aver preso decisioni autonome, come quella di non applicare le sanzioni alla Russia e quindi evitare tutte le nefaste conseguenze prima elencate.
Si dirà che bisognava difendere l’Ucraina dall’invasione di Putin, ma non si sono volute capire le ragioni e le circostanze, per cui si è innestata una guerra che sembra non avere fine perché non ha per oggetto una vera controversia, bensì l’occupazione di qualche pezzo di territorio.
Gli undici del Brics sono molto ricchi, l’abbiamo già scritto, e possono innestare un ritmo di crescita che potrebbe superare nel breve quello delle economie occidentali. Il non accorgersi di questa situazione potrebbe essere nefasto per l’Europa e per i partner più deboli, fra cui l’Italia.
Gli orbi non vedono; ma fare gli orbi è un delitto sociale che non è consentito a nessuno.

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