Chi sperava il fronte progressista si sarebbe allargato, dovrà ricredersi. Almeno per adesso.
Chi sperava il fronte progressista si sarebbe allargato, dovrà ricredersi. Almeno per adesso. Dopo l’approdo di Enzo Bianco, dichiarato incandidabile dalla Corte dei conti, nella coalizione che vede candidato sindaco Maurizio Caserta, potrebbero non esserci nuovi ingressi nel fronte.
Zappalà, porta chiusa al progetto progressista
I rumors che vedevano Lanfranco Zappalà prossimo a ritirare la propria candidatura per confluire nel fronte progressista sono per adesso smentiti dallo stesso consigliere comunale che conferma la volontà di correre da solo alla guida dei riformisti catanesi. “Non c’è stato alcun avvicinamento – afferma il più longevo degli esponenti del senato cittadino. Ho ricevuto tante telefonate, da esponenti del Pd in particolare, ma non ho alcuna intenzione di cedere: sono stato il primo a candidarmi, a presentare un programma, e ho intenzione di non arretrare”.
Zappalà balla da solo
Una dichiarazione netta, che sembra non lasciare alcun margine ai ripensamenti. E che non nasconde la delusione di chi, dopo trent’anni di onorata carriera come consigliere comunale, avrebbe forse voluto un riconoscimento diverso. Magari proprio la candidatura a sindaco. “D’altronde – continua Zappalà – sono tantissimi a dirmi che la mia sarebbe stata la candidatura migliore. E invece, i tavoli progressisti hanno deciso di lasciare fuori i riformisti, che io rappresento”.
I tavoli tematici e l’esclusione dei riformisti
Contesta il metodo portato avanti dalla coalizione progressista, Zappalà, e il fatto di non voler considerare il suo ruolo di oppositore all’amministrazione Poglese. E di aver preferito un candidato “ripsettabile, persona molto per bene, come Maurizio Caserta – soittolinea – ma che non credo conosca come me la macchina amministrativa nonché il territorio”.
Zappalà: “Progetto troppo a sinistra”
Probabilmente, a dar fastidio a Zappalà è anche l’atteggiamento nei confronti della lista Con Bianco per Catania, che come comunicato dallo stesso ex sindaco ed ex candidato, andrà a portare l’acqua al progetto Caserta. E la mancata coerenza, all’interno dello stesso fronte di chi l’ha accolta nonostante le parole dette in precedenza. O forse il fatto che il fronte progressista sia “troppo sbilanciato a sinistra”, evidenzia ancora. Fatto sta che, per adesso, la porta a eventuali alleanze o confluenze pare chiusa, serrata. Anche se i bene informati parlano di uno sporaglio ancora aperto, magari sollecitato dalla base. Vedremo.