Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, "avverte" gli alleati di governo. Gelmini (Fi): “Dibattito surreale, le priorità sono altre”
ROMA – “Le preoccupazioni espresse da molte personalità, in ultimo da Bartolomeo Sorge, sul pericolo di votare a favore del referendum sul taglio ai parlamentari senza una nuova legge elettorale, sono fondate e sono anche le nostre”. Lo scrive in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Per questo il Partito democratico un anno fa ha fatto inserire questo punto nel programma di Governo. Per questo, e non per perdere tempo, spesso in solitudine nelle ultime settimane abbiamo riproposto questo tema da inserire nell’agenda parlamentare”, aggiunge Zingaretti.
“Su questa posizione, in questi giorni, ci sono stati pronunciamenti importanti da parte del Movimento 5 stelle, da ultimo con il ministro Di Maio. Pronunciamenti che vanno tutti nel senso della volontà di rispettare gli accordi. Rinnovo dunque l’appello alla collaborazione, a tutti gli alleati e a fare di tutto affinchè, a partire dal testo condiviso dalla maggioranza, si arrivi entro il 20 settembre a un pronunciamento di almeno un ramo del Parlamento”.
Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parla invece di “dibattito surreale, indice dello stato confusionale delle forze politiche che sostengono il governo”.
“Ogni giorno – scrive ancora la deputata azzurra – esponenti della maggioranza, in particolar modo del Partito democratico, e perfino membri dell’esecutivo sottolineano la presunta urgenza di questa legge: c’è perfino chi ha avuto l’ardire di invitare Conte a prendere in mano la situazione”.
“Si tratta probabilmente degli effetti dell’ondata di caldo, perché non c’è un solo cittadino italiano che consideri la legge elettorale una priorità. Il premier si astenga dal perdere tempo con questa vicenda, e magari Zingaretti si preoccupi delle vere emergenze del Paese”, conclude Gelmini.